mercoledì 16 ottobre 2019

Governo Conte 2, Dl Fisco e legge di Bilancio: le misure in campo



Il governo approva «salvo intese» il dl fisco e la legge di Bilancio. Dal contante alle tasse, tutte le misure in campo
Via libera salvo intese del Consiglio dei ministri, dopo oltre 4 ore, alla legge di Bilancio per il 2020 e al decreto fiscale collegato alla manovra. Nel 2020 Quota 100 non cambierà e le tasse saranno tagliate solo ai lavoratori. Su questi due pilastri regge il primo accordo sulla manovra siglato da Pd e M5s

Via libera «salvo intese» del Consiglio dei ministri, dopo oltre 4 ore, alla legge di Bilancio per il 2020 e al decreto legge fiscale collegato alla manovra. Contestualmente l’esecutivo ha dato l’ok al Documento programmatico di bilancio (Dpb) che indica i cardini della legge di bilancio e viene inviato alla Commissione europea per la valutazione sulla sostenibilità e congruità delle misure di finanza pubblica dei singoli paesi membri.

Nel Documento sono dettagliate le misure della manovra, fatta di legge di bilancio e decreto fiscale, sulle quali è stato avviato l’esame a Palazzo Chigi.

Sull’impostazione della manovra ha pesato l’incognita tecnica della proroga al 2020 di 3 miliardi di euro di introiti da partite Iva e forfettari. Confermati i 3 miliardi per il taglio dei cuneo fiscale. Una cifra che, dal 2021, salirà a oltre 5 miliardi. L’alleggerimento delle tasse dovrebbe riguardare i redditi fino a 35mila euro. Questi i principali provvedimenti contenuti nel dispositivo.


Quota 100 resta, tasse giù lavoratori e tetto al contante
Nel 2020 Quota 100 non cambierà e le tasse saranno tagliate solo ai lavoratori. Su questi due pilastri regge il primo accordo sulla manovra, siglato da Pd e M5s. Il tetto al contante cala invece da 3.000 a 2.000 euro nel 2020 e 2021, poi scenderà a 1.000 euro negli anni successivi. È questa la mediazione che è stata raggiunta nel Cdm sulla manovra, dopo giorni di tensioni tra gli alleati, con Di Maio e Renzi contrari all’abbassamento del tetto per i pagamenti in contanti.


Ma intanto il M5S ottiene che le finestre per le pensioni anticipate non slittino e il Pd che i 3 miliardi di taglio del cuneo non vengano spalmati anche sulle imprese ma dati solo ai lavoratori.


Tre miliardi per il taglio del cuneo fiscale
L’approdo della manovra in Consiglio dei ministri è laborioso, soprattutto per far quadrare le coperture. A conti fatti, potrebbe lievitare un po', salendo oltre i 30 miliardi di euro. Il grosso delle coperture sarà legato alla flessibilità sul deficit, alla spending rewiew e all'abolizione dei sussidi ad attività dannose per l'ambiente. E un apporto notevole è atteso dalla lotta all’evasione fiscale: la Nota di aggiornamento al Def mette in conto 7 miliardi di euro, ma al momento le coperture cifrate nella bozza del decreto arrivano a circa 2,7 miliardi, anche se molte misure ancora non sono accompagnate da quantificazioni di gettito. C'è poi l'inatteso tesoretto da 3 miliardi di euro legato al maggior gettito dalle imposte delle partite Iva.


Fondi per Industria 4.0,iperammortamento confermato
La manovra stanzia poi risorse per il finanziamento degli incentivi Industria 4.0 per il rinnovo dei sistemi produttivi: tra questi il Fondo centrale per le piccole e medie imprese; il super e l'iper ammortamento (per beni tecnologici, software ed economia circolare); il rifinanziamento della legge Sabatini e il credito di imposta per la Formazione 4.0.

Fondo per la famiglia da 500 mln
Lungo il percorso della manovra, però, anche il capitolo spese è salito, per finanziare o rendere più incisivi alcuni provvedimenti. Per esempio, la nascita del "Fondo unico per la famiglia" vale 500 milioni, e sarà accompagnato da una serie di misure come la gratuità degli asili nido per gran parte della popolazione e un piano per la costruzione di nuove strutture, mentre l'investimento nel taglio del cuneo fiscale è passato da 2,7 a 3 miliardi. Senza considerare l'ipotesi di uno stanziamento di 3,2 miliardi, a regime, per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Tra le misure di rilevo anche la cancellazione del superticket in sanità, a partire dalla seconda metà del 2020, con un corrispondente incremento delle risorse previste per il Sistema sanitario nazionale, destinate comunque ad aumentare nel prossimo triennio.


Multe a chi non accetta carte e bancomat
Nell'ultima bozza del decreto legge fiscale arrivano le multe per commercianti e professionisti che non accettano carte e bancomat. Le sanzioni affiancano l'obbligo, già in vigore, di accettare pagamenti con la moneta elettronica. La multa sarà di 30 euro cui aggiungere il 4% del valore della transazione per cui non è stato accettato il pagamento con le carte. A controllare le violazioni saranno «ufficiali e agenti di polizia giudiziaria».


Sanzioni per i grandi evasori
Nel comunicato di Palazzo Chigi su manovra e Dl fisco trova conferma anche l'ipotesi di un inasprimento delle pene per i grandi evasori. L'intesa politica su un nuovo regime sanzionatorio si tradurrà in norme che saranno inserite un emendamento al decreto fiscale dopo un ulteriore approfondimento tecnico. L'emendamento, ha spiegato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, «si appoggerà su un primo tassello, una prima norma base» che alza a «8 anni» il carcere per la «dichiarazione fraudolenta».

Nuova stretta sui giochi
Il provvedimento collegato alla legge di Bilancio contiene poi misure per contrastare l'illecita somministrazione di manodopera e l'aggiramento della normativa contrattuale in tema di appalti da parte di cooperative o imprese fittizie, che evadono l'Iva e non procedono al versamento delle ritenute sui redditi dei lavoratori. Previsto anche il rafforzamento delle misure contro le frodi nel settore dei carburanti. In arrivo una stretta sui giochi, attraverso l'istituzione del registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che operano dall'estero senza concessione, anche attraverso l'istituzione dell'agente sotto copertura.

In arrivo lotteria per pagamenti digitali e digital tax
Nel decreto legge fiscale in cantiere trovaposto anche un premio speciale per incentivare i pagamenti con carta di credito e bancomat, con tanto di estrazioni riservate tanto ai consumatori quanto ai negozianti. Per i premi della nuova lotteria lo stanziamento previsto è di 70 milioni di euro. La bozza del provvedimento prevede anche lo stanziamento di 700 milioni di euro per il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e l'introduzione di una digital tax che frutterà 600 milioni di euro su base annua. La nuova imposta sui servizi digitali prevede un'aliquota del 3% sui ricavi da applicare ai soggetti che prestano servizi digitali e che hanno un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a 750 milioni di euro e un ammontare di ricavi derivanti dalla prestazione di servizi digitali non inferiore a 5,5 milioni di euro.

"Bonus facciate" per il 2020
Tra le misure "last minute" introdotte con la manovra spunta anche, per il 2020, una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il "bonus facciate") per migliorare l'apetto delle città. Prorogate le detrazioni per la riqualificazione energetica, gli impianti di micro-cogenerazione e le ristrutturazioni edilizie, oltre a quelle per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione della propria abitazione.

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