La domanda sorge spontanea: perché questo potenziamento dei trasporti non è iniziato a settembre?
tratto da: https://milano.corriere.it/
Milano zona arancione, Atm potenzia corse e trasporti. Ecco il piano mobilità: nuovi orari per gli uffici
Il prefetto, Renato Saccone, detta la
linea: «Si riparte lunedì. Non si può concedere altro tempo». Il risultato è
che scatta una corsa contro il tempo. Perché il sistema scuola/trasporti
fondato su scaglionamento degli orari e potenziamento dei mezzi, già pronto, ma
che prima di Natale aveva una decina di giorni per la messa in atto, a questo
punto dovrà partire in 48 ore. In Foro Buonaparte ingegneri e direttori
operazioni Atm si attivano per stringere i tempi il più possibile. Ci sono
turni da riorganizzare. Contratti con i privati tenuti in stand-by da far
partire.
Il piano straordinario di potenziamento dei
trasporti prevede: 1.200 corse aggiuntive su tutta la rete, tra cui le oltre 800
dedicate agli studenti e 60 bus navetta per 32 istituti più frequentati;
incremento nell’uso dei bus turistici su ulteriori 5 linee (in aggiunta alle 8
linee già partite) in affidamento a operatori privati (una scelta che permette
di «liberare» mezzi Atm per potenziare 18 linee urbane e suburbane «a elevata
frequentazione»). In più, servizio riprogrammato su alcune «linee di forza»,
con 180 corse al giorno in più, e 8 treni aggiuntivi in metrò nelle ore di
punta.
Da Atm ieri sera filtrava la fiducia di
riuscire a mettere in strada praticamente tutti i mezzi aggiuntivi, pur con un
preavviso così stretto. Il tema però è più ampio. Visto che il decreto impone
una capacità dimezzata su tutti i mezzi pubblici, la rete del trasporto
«reggerà» soltanto se il resto del sistema riuscirà ad adeguarsi. Tradotto: se
le scuole riusciranno a scaglionare gli ingressi per diluire gli spostamenti
nelle ore di punta, tra le 7.30 e le 9.30. Altrimenti, saranno possibili
blocchi dei tornelli del metrò, «salti» delle fermate, attese prolungate.
Se il settore degli uffici, tra smart
working e orari «ritardati», dovrebbe essere già stato alleggerito il più
possibile, e se il commercio si adeguerà al patto con l’apertura dei negozi non
alimentari dopo le 10.15, resta il nodo dei 21 mila studenti (con la didattica
a distanza al 50%) che useranno i mezzi nelle fasce di punta, già molto vicine
alla saturazione. Con la presenza al 100% gli studenti diventeranno 42 mila. E
dunque sarà decisivo capire quanti alunni gli istituti riusciranno a «spalmare»
sulla fascia anticipata (entrata alle 8) o nella successiva. Atm ha lanciato la
campagna «Orari diversi per un obiettivo comune». L’invito: i passeggeri che
non hanno esigenze stringenti evitino spostamenti nelle ore critiche.
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