domenica 24 gennaio 2021

Lombardia, ritorno a scuola: Atm potenzia corse e trasporti


La domanda sorge spontanea: perché questo potenziamento dei trasporti non è iniziato a settembre?


tratto da: https://milano.corriere.it/

Milano zona arancione, Atm potenzia corse e trasporti. Ecco il piano mobilità: nuovi orari per gli uffici



Corse extra e navette. Definito prima di Natale, era rimasto congelato dai continui cambiamenti determinati dalla scala dei colori del decreto anti-Covid e dal percorso giudiziario davanti al Tar

Il prefetto, Renato Saccone, detta la linea: «Si riparte lunedì. Non si può concedere altro tempo». Il risultato è che scatta una corsa contro il tempo. Perché il sistema scuola/trasporti fondato su scaglionamento degli orari e potenziamento dei mezzi, già pronto, ma che prima di Natale aveva una decina di giorni per la messa in atto, a questo punto dovrà partire in 48 ore. In Foro Buonaparte ingegneri e direttori operazioni Atm si attivano per stringere i tempi il più possibile. Ci sono turni da riorganizzare. Contratti con i privati tenuti in stand-by da far partire.

Il piano straordinario di potenziamento dei trasporti prevede: 1.200 corse aggiuntive su tutta la rete, tra cui le oltre 800 dedicate agli studenti e 60 bus navetta per 32 istituti più frequentati; incremento nell’uso dei bus turistici su ulteriori 5 linee (in aggiunta alle 8 linee già partite) in affidamento a operatori privati (una scelta che permette di «liberare» mezzi Atm per potenziare 18 linee urbane e suburbane «a elevata frequentazione»). In più, servizio riprogrammato su alcune «linee di forza», con 180 corse al giorno in più, e 8 treni aggiuntivi in metrò nelle ore di punta.

Da Atm ieri sera filtrava la fiducia di riuscire a mettere in strada praticamente tutti i mezzi aggiuntivi, pur con un preavviso così stretto. Il tema però è più ampio. Visto che il decreto impone una capacità dimezzata su tutti i mezzi pubblici, la rete del trasporto «reggerà» soltanto se il resto del sistema riuscirà ad adeguarsi. Tradotto: se le scuole riusciranno a scaglionare gli ingressi per diluire gli spostamenti nelle ore di punta, tra le 7.30 e le 9.30. Altrimenti, saranno possibili blocchi dei tornelli del metrò, «salti» delle fermate, attese prolungate.

Se il settore degli uffici, tra smart working e orari «ritardati», dovrebbe essere già stato alleggerito il più possibile, e se il commercio si adeguerà al patto con l’apertura dei negozi non alimentari dopo le 10.15, resta il nodo dei 21 mila studenti (con la didattica a distanza al 50%) che useranno i mezzi nelle fasce di punta, già molto vicine alla saturazione. Con la presenza al 100% gli studenti diventeranno 42 mila. E dunque sarà decisivo capire quanti alunni gli istituti riusciranno a «spalmare» sulla fascia anticipata (entrata alle 8) o nella successiva. Atm ha lanciato la campagna «Orari diversi per un obiettivo comune». L’invito: i passeggeri che non hanno esigenze stringenti evitino spostamenti nelle ore critiche.

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