Formigoni
condannato definitivamente a 5 anni e 10 mesi, andrà in carcere
Condanna definitiva a 5 anni e 10 mesi per
l'ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, accusato di corruzione
nell'ambito della vicenda dei presunti fondi neri della fondazione Maugeri. Lo
ha deciso la Cassazione, dopo oltre 4 ore di camera di consiglio. Ora la decisione
della Suprema Corte sarà trasmessa alla procura generale di Milano per
l'esecuzione della pena: Formigoni dovrà andare in carcere.
La condanna definitiva per Formigoni
è più bassa rispetto a quella inflittagli in appello - 7 anni e 6
mesi - perché è stato dichiarato prescritto il capo di imputazione di
corruzione relativo al crac del San Raffaele.
La Suprema Corte ha rigettato anche i
ricorsi dell'ex direttore amministrativo della Maugeri, Costantino Passerino
(condannato in appello a 7 anni e 7 mesi), dell'imprenditore Carlo Farina (3
anni e 4 mesi) ed ha dichiarato inammissibile quello di Carla Vites, moglie
dell'ex assessore Antonio Simone, che chiedeva di essere prosciolta con una
formula più favorevole rispetto a quella pronunciata nei gradi di merito.
I giudici della sesta sezione penale hanno
quindi sostanzialmente confermato la sentenza che la Corte d'appello di Milano
aveva emesso nello scorso settembre - con la quale per Formigoni era anche
stata prevista la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici
uffici - e, al di là della dichiarazione di intervenuta prescrizione del reato
sul crac del San Raffaele, hanno condiviso le conclusioni che il pg Luigi
Birritteri aveva esposto nella sua requisitoria.
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