Il
sistema di regali dalle società di diamanti alle banche
Soggiorni
in alberghi, oggetti di archeologia, donazioni, premi per i funzionari che
piazzavano più pietre: secondo i pm, i benefit ai dirigenti degli istituti
erano un modo per stimolare le vendite di preziosi.
di Andrea
Prada Bianchi
Continuano a emergere particolari sulla presunta maxi truffa di diamanti dal valore gonfiato su cui sta indagando la
Procura di Milano. Sotto la lente dei magistrati, i collegamenti tra le società
che vendevano diamanti (la Idb e la Dpi) e le banche che offrivano ai loro
clienti i preziosi. Secondo il decreto di sequestro preventivo eseguito firmato
dal Gip Natalia Imarisio, sia la Idb che la Dpi offrivano regali ai manager
delle banche per stringere il più possibile i rapporti. I «benefit personali
riconosciuti ai dirigenti più alti», sostengono i pm, erano per le banche uno
dei principali incentivi a dedicarsi alla vendita dei diamanti.
L'IDB
E I REGALI AI VERTICI BPM E UNICREDIT
La Idb, in particolare, avrebbe fatto «una
serie di regali ai vertici del Banco Bpm e di Unicredit», nonostante «negli
accordi si prevedesse espressamente» che nessun dipendente della banca potesse
riceverli. E in particolare il dg del Banco Bpm, Maurizio Faroni, avrebbe
ricevuto anche «regali archeologici», ossia «oggetti di archeologia». Gli
investigatori hanno quantificato in circa 99 mila euro i regali che «la società
ha fatto ai vertici delle banche»,
compresi anche «soggiorni presso strutture alberghiere». Sono stati rintracciati file chiamati "lista regali natale" e "regali archeologici 2016" con accanto i nomi dei destinatari. La società avrebbe erogato, si legge sempre negli atti, anche «voucher regalo» del valore di 845-950 euro «cadauno». Nel decreto si legge ancora che «le commissioni connesse alla vendita dei diamanti da investimento da parte del Banco Bpm, in ragione dei vari accordi di collaborazione sottoscritti con Idb» sono passate dal 5% del 1984 al 24,5% del 2016.
compresi anche «soggiorni presso strutture alberghiere». Sono stati rintracciati file chiamati "lista regali natale" e "regali archeologici 2016" con accanto i nomi dei destinatari. La società avrebbe erogato, si legge sempre negli atti, anche «voucher regalo» del valore di 845-950 euro «cadauno». Nel decreto si legge ancora che «le commissioni connesse alla vendita dei diamanti da investimento da parte del Banco Bpm, in ragione dei vari accordi di collaborazione sottoscritti con Idb» sono passate dal 5% del 1984 al 24,5% del 2016.
DPI
E IL SISTEMA DI BENEFIT CON MPS
Per quanto riguarda la Dpi, sostengono i
magistrati, «non era certo estranea alla prassi delle regalie ai funzionari di
banca». Dagli inquirenti è stato ritrovato un file di Mps denominato Contest
segnalazione diamanti in collaborazione con Dpi, che prevede «il riconoscimento
di alcuni premi (non cumulabili) in favore dei funzionari di banca (private
banker e responsabili di centro), al raggiungimento di un gate di diamanti
effettivamente collocati nel secondo semestre 2016». Dopo cinque segnalazioni
di diamanti collocati, per il funzionario era previsto un paio di orecchini con
diamanti da 0,20 carati dal valore di 250 euro; dopo10 segnalazioni, uno smartphone
del valore di 800 euro; dopo 15 segnalazioni, un paio di orecchini con diamanti
da 0,40 carati del valore di 900 euro.
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