Salviamo la ditta Guenzati, il negozio più antico di Milano
Clicca
il link per firmare la petizione
Questo è il grido che giunge a Milano da
ogni parte d'Italia e non solo, forte dei 31.069 voti raccolti lo scorso anno
nel censimento popolare de "I
Luoghi del Cuore 2016", promosso dal FAI, nel quale la storica bottega
ha ottenuto lo straordinario 5° posto a livello nazionale, il 1° assoluto in
Lombardia, il 1° assoluto ed incontrovertibile a Milano, nonché il 1° posto
nella categoria dei negozi storici d'Italia da tutelare.
In altre parole tutti si oppongono alla dipartita della Ditta Guenzati da Via Mercanti,
ma chi sta in alto fa finta di non sentire; non tiene per nulla in
considerazione la voce di coloro che credono ancora nella storia e nelle
tradizioni, convinti invece che le botteghe storiche siano gioielli
inestimabili da conservare e tutelare, in quanto veri tesori identitari e
territoriali delle nostre città.
La lunga storia della Ditta Guenzati inizia durante il Ducato di Milano sotto il governo asburgico, quando nel lontano 1768 Giuseppe Guenzati decide di aprire una bottega di tessuti col proprio nome nell'antica Contrada dei Fustagnari al fondaco n.1677. Sopravvissuta nel corso degli anni alla dominazione austriaca e a quella napoleonica, e alle successive due guerre mondiali, la sua affascinante storia si snoda attraverso due secoli e mezzo, da poco prima della Rivoluzione Francese fino ad arrivare ai giorni nostri. 250 anni durante i quali la Ditta Guenzati, grazie alla grande passione e professionalità dei suoi proprietari e dei suoi collaboratori si è guadagnata una meritata fama che è andata ben oltre i confini nazionali divenendo col passare del tempo un punto di riferimento unico sia per i tessuti di finissima qualità che per gli accessori d'abbigliamento di marcato stampo anglosassone di alta artigianalità.
Varcata la soglia di questo antico angolo di Milano si ha l’impressione che l’orologio del tempo si sia fermato moltissimi anni fa riportando alla mente immagini di un passato oramai perduto, quando i clienti si recavano nelle botteghe a fare i propri acquisti a bordo di calessi e carrozze.
Al suo interno si può ancora ammirare
l’originale arredamento d’epoca in pregiato noce nazionale in perfetto stile
Biedermeier risalente ai primissimi anni del ‘800, che emana quel profumo
d'antico che solo nell'antiche botteghe si può ancora respirare. Banconi da
lavoro e scrivanie eredità e testimonianza di un tempo perduto, ma che tra gli
scaffali della Ditta Guenzati sono ancora di un’attualità straordinaria.
Purtroppo questa preziosa ed ultima testimonianza storico-commerciale ancora esistente dell'Antico Cordusio, che con tanti sforzi e sacrifici ha saputo resistere ad innumerevoli avvenimenti storici e socio-economici, alla fine di maggio del 2018 sarà cancellata ed estirpata per sempre dall'area del Cordusio-Mercanti. Il prossimo anno di fatto terminerà la proroga concessa dalle Assicurazioni Generali, proprietarie del Palazzo Venezia, che ospita la storica bottega, non dimostrando ad oggi alcuna intenzione a rinnovare ulteriormente il suo contratto di locazione. E così il negozio più antico di Milano, dopo ben due secoli e mezzo di attività svolta a testa alta con successo e grande apprezzamento da parte della sua clientela italiana e straniera, memoria di un passato in cui le vie del centro si chiamavano ancora contrade, sarà costretto a chiudere i battenti per sempre, col tragico e triste epilogo che Milano perderebbe per sempre un'autentica icona della sua storia e della sua identità territoriale, un prezioso simbolo della sua tradizione commerciale, una di quelle tanto decantate eccellenze meneghine di cui Milano si è fatta pregio ed onore, durante i sei mesi di EXPO 2015, ma che oggi, a causa delle spietate leggi del mercato globale, sembra aver abbandonato al proprio destino senza saperle più valorizzare né tanto meno tutelare.
E al di là del terribile danno economico e
d'immagine che ne deriverebbe per la bicentenaria azienda, gravissimo sarebbe
anche il danno per i suoi dipendenti e le loro famiglie.
E tutto ciò per dare spazio alla realizzazione dell'ennesimo distretto commerciale di negozi di lusso o di brand blasonati in nome di una modernità che non sempre è sinonimo di qualità, né tanto meno depositaria di tradizione, e di cui Milano è oramai letteralmente invasa; ad appannaggio di un restyling cittadino che, al di là dell'abbellimento strutturale che porterebbe alla città, nel contempo comporterebbe anche l'inevitabile cancellazione di questo inestimabile pezzo di storia, che, paradossalmente, gli stranieri invece tanto apprezzano e molto ci invidiano. L'antico ed il moderno possono e devono convivere perché siano d'insegnamento l'uno per l'altro, ma sempre nel doveroso rispetto di quei valori storico-culturali che hanno contribuito a rendere grande la nostra città, perché se si cancellano la storia e le sue tradizioni nulla resta della memoria di un luogo.... nulla che, in sostanza, valga realmente la pena di essere tramandato alle generazioni future.
A maggio le Assicurazioni Generali sono state insignite del premio Valore Cultura per il loro impegno a valorizzare e prendersi cura delle cose di valore promuovendo iniziative volte a preservare e diffondere il patrimonio culturale e ambientale allo scopo di trasmettere alle generazioni future tutti i valori di una positiva continuità con le proprie radici. Con la presente petizione ci appelliamo dunque alla proprietà e alle istituzioni al fine di adoperarsi affinché la Ditta Guenzati, che ha orgogliosamente contribuito a rendere grande Milano, posso continuare a svolgere il suo secolare ruolo identitario e di profonda tradizione per la città.
Nessun commento:
Posta un commento