sabato 17 aprile 2021

Milano al tempo (ancora) del covid: oggi 26 aprile 2021...ah..no

 

 

Dalle dichiarazioni di Draghi nella conferenza stampa di ieri, avevo inteso che il "rischio calcolato", l"apertura graduale", partivano dal 26 aprile 2021.

Stamani, alle 10,30 circa, mentre entravo al mercato, mi chiedevo: ma oggi non è sabato 17 aprile 2021? Mi guardavo intorno, cercavo di scansare la folla, stavo dietro e due agenti della polizia locale che parlavano dei cazzi loro, vedevo intorno a più bancarelle parecchie donne che toccavano indumenti, scarpe, borse.

Sì. Avevano tutti la mascherina. Nessuna testa di minchia che fumava, quindi: con la mascherina abbassata. Ok che all'aperto è meno rischioso del chiuso, ok che anche in tempo di non pandemia, se compro un abito – igienista come sono – tornata a casa lo lavo ma...oggi è il 16 aprile o il 26 aprile?

Proseguendo nella mia passeggiata veloce, ho incrociato gruppetti di persone fuori dal bar. Il "lockdown con asporto". Cioè: bevono caffè, cappuccio e poi rimangono lì a chiacchierare con mascherina abbassata. Ovviamente, distanziamento massimo 50 cm.

Insomma: è bastato dire che dal 26 aprile si riapre, seppure gradatamente (?!), una bella giornata di sole e...pareva quasi (se non fosse per le mascherine) che il virus fosse stato spazzato via. E staremo a vedere che succederà nel resto della giornata e stasera, alla Darsena, a Brera, sui Navigli..

Personalmente, non ho capito il senso delle ultime misure che ho battezzato "lockdown d'asporto", ma siamo alle solite: appena si molla un attimo, si torna a prima della pandemia.

Come se niente fosse. Come se nulla fosse successo. A meno che: basti la mascherina. Ammesso e non concesso che non la si tenga abbassata oltre un breve lasso di tempo. Evidentemente, non servono più distanziamento e misure igieniche. O no?

Non so come Draghi abbia calcolato il rischio. Mi pare che più che un calcolo si sia trattato di "ascoltare" la Lega, visto che anche Giorgetti – considerato moderato (che organo sessuale significa "moderato" per un leghista lo devo ancora capire) – pare che abbia "insistito" con il presidente del consiglio per mollare i freni.

C'è da sperare che non si debba fare marcia indietro. Non certo per la reputazione di Draghi di cui non mi frega una cippa...ma perché sta crescendo il numero dei cittadini che sta perdendo attenzione, rispetto delle regole. Indietro non si torna. O meglio: qualora i dati chiedessero di fare marcia indietro, i comportamenti di parte degli italiani non ritorneranno quelli di un anno fa. L'unica differenza rispetto - non certo marginale – rispetto alla primavera scorsa, è che è in corso una campagna vaccinale.

Già. Eppure c'è chi sostiene che proprio durante una campagna vaccinale si dovrebbe adottare un vero lockdown. Come dire: si fa meglio e prima.

Capisco che sia difficile – molto complicato – gestire le proteste sociali. Ma se magari i ristori e/o sostegni, da un anno a questa parte, fossero arrivati a chi di dovere, in misura (cioè non solo sul fatturato ma anche sui costi fissi come dimostra questo articolo) e in tempi ragionevoli, si poteva gestire una logica programmazione riducendo se non azzerando i rischi. Non mi pare che con le misure aperturiste di ieri, considerando che la campagna vaccinale non sta andando esattamente come annunciato un giorno sì e un giorno sì dal gen. Figliuolo, i rischi siano bassi. 

Spero che questa volta il professor Galli si sbagli. Perché sono certa di non sbagliare nell'affermare che qualora i dati fossero nuovamente da zone rosse, la Lega "insisterà" per non reintrodurre certe misure. Anche se il "filosofo" cialtrone ha detto: "se la scienza vale quando si passa al rosso, la stessa scienza deve valere quando si passa al giallo e si riapre". E più ci si avvicina al semestre bianco, più Draghi sarà "ostaggio" della Lega. Anche perché PD e M5S sono fuori radar. Qualche dichiarazione qua e là, non cambiano la sostanza: il governo Draghi "pende" verso la Lega e F.I. Con buona pace di Ovetto De Angelis che nega che questo sia un governo in cui Salvini predomina data la sua "avversione" per Giuseppe Conte e i due governi precedenti. Non può ammettere che il governo Draghi abbia questa "analogia" con il Conte I: è a trazione (parola orrenda, ma non me ne viene un'altra) Salvini.

E non dal 26 aprile...

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