giovedì 10 gennaio 2019

Matteo Salvini cede con l'aiutino della Chiesa Valdese: 10-15 migranti in Italia



Vertice notturno ad alta tensione: passa la soluzione Conte, ma il vice premier chiarisce: "senza oneri per lo Stato" e l'Ue deve ricollocare 200 migranti sbarcati in Sicilia.

Alla fine, dopo un vertice notturno molto teso a Palazzo Chigi, passa la soluzione prospettata da Giuseppe Conte: arriveranno in Italia i bambini, con la mamma e il papà, "poco più di dieci" migranti sbarcati a Malta dopo aver trascorso 19 giorni in mare. A Matteo Salvini restano i "però": però questa volta saranno affidati alla Chiesa Valdese, "senza oneri per lo Stato", e dalle prossime volte l'accoglienza dovrà essere a costo zero per gli italiani. Però il premier chiederà un incontro urgente con il commissario Ue Dimitris Avramopoulos per far eseguire la ricollocazione degli oltre 200 migranti che da agosto l'Italia aspetta di far accogliere dalla Germania, Olanda e altri 7 paesi europei che non hanno dato seguito agli impegni.

"Io non cambio idea, anzi faccio due passi in avanti. Non ci sarà NESSUN arrivo in Italia finché l'Europa non rispetterà gli impegni presi (a parole) con l'Italia, accogliendo i 200 immigrati sbarcati in estate tra Pozzallo e Catania che dovevano già essere ricollocati" spiega stamane Matteo Salvini su Facebook.

Una notte per trovare le condizioni di una resa digeribile. Giuseppe Conte ottiene da Matteo Salvini il via libera all'intesa da lui siglata con l'Unione europea. Ma il colloquio, lungo un'ora e mezza, non scioglie i tanti nodi sul tavolo del governo: oltre ai migranti si apre il nodo della Tav - su cui si prende ancora tempo malgrado la bocciatura che emergerebbe dall'analisi
costi-benefici sull'opera - del decreto su reddito di cittadinanza e pensioni, che rischia di slittare perché ci sono ancora punti da risolvere, della nomina del presidente della Consob.

Il vicepremier leghista vuole mettere in chiaro che è lui a decidere la linea sull'immigrazione. Lo ribadisce per tutta la giornata, prima di entrare - alle 23 - a Palazzo Chigi e anche, via Twitter, a vertice in corso: "Io non mollo". E alla fine fonti leghiste fanno sapere che è "molto soddisfatto" perché "il governo è compatto sulla linea rigorosa, porti chiusi, lotta agli scafisti e alle ong". Ma nuovi arrivi, sia pur ridotti, ci saranno e alla fine l'intesa tra Conte, spalleggiato da Di Maio, e Salvini, viene siglata su due binari. Il primo è la condizione che non ci sia nessun costo per "gli italiani" (di qui 'l'aiutò accettato dalla chiesa valdese). Il secondo è alzare la voce in Europa perché sette Paesi, a partire dalla Germania, accolgano 200 migranti "italiani". La prossima volta "meglio incontrarsi prima che dopo", dice Salvini a Conte e Di Maio.

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