Punto
numero 1: De Bortoli non sarà così ingenuo da basare le sue
affermazioni solo su conversazioni avvenute con l’amministratore delegato o
altra carica dirigenziale di una banca ben sapendo, non essendo di primo pelo,
che nel momento in cui pubblica tali “confidenze” chi gliele ha fatte le potrebbe
ritrattare.
Punto
numero 2: non si possono chiedere le dimissioni della Boschi o
di chiunque altro in base ad affermazioni contenute in un libro. Chiunque può
scrivere qualsiasi cosa. Le affermazioni diventano significative se trovano
conferme, se sono sostenute da documenti, ancor di più, se provocassero l’apertura
di un’inchiesta…purché non da Woodcock!
Punto
numero 3: ci sta che il ministro dell’Economia, il presidente
del Consiglio, s’interessino di crisi bancarie purché questo interessamento non
interferisca con il tanto sbandierato libero mercato. Non ci sta invece che sia
la Boschi anche solo a fare una telefonata, un incontro, a essere presente
nelle riunioni del consiglio dei ministri che trattano l’argomento Banca
Etruria, perché ha un evidente e pacchiano conflitto d’interesse.
Punto numero 4: trattare l’argomento salvataggio Banca Etruria da parte di un ministro dell’Economia o di un presidente del Consiglio non è - in sé – ingerenza. Perché Unicredit, come qualsiasi altro gruppo bancario dotato di una struttura con ruoli e prerogative definite da normative esterne e interne, risponde alla chiamata di un presidente del Consiglio attivando una valutazione interna per definire se vi siano requisiti per acquisire la banca in crisi. Certo…le valutazioni possono essere “condizionate” e l’istituto “chiamato”, avvalendosi di “pregiate” società di consulenza strapagate (tanto i costi si riversano sui clienti), potrebbe approvare un dossier favorevole all’acquisizione. Ma un’operazione siffatta presenta troppi rischi per alcuni istituti bancari. Ergo: se un gruppo bancario primario deve acquisire un tarocco per “far contento” il governo……vorrà qualcosa in cambio a compensazione. Che c’azzecca questo con il libero mercato, la trasparenza nei confronti dei clienti, la corretta e funzionale gestione di un’azienda? Un organo sessuale maschile.
Ovviamente…….non è semplice provare che un
dossier bancario sia tarocco.
Punto
numero 5: il fatto che Unicredit abbia aperto un dossier “valutazione
acquisizione Banca Etruria” non significa che ciò sia avvenuto su input della
Boschi. Quindi, le affermazioni di De Bortoli devono essere confermate dalle
sue fonti. Se la Boschi avesse fatto anche solo un intervento presso Unicredit si
dimostrerebbe una cretina. Dovrebbe dare le dimissioni per questo. Non per
presunte ingerenze o indebiti “interessamenti” ma per la coglioneria tipica
degli arroganti convinti di aver ormai preso il potere.
Quei coglioni che prima o poi incappano in
un 4 dicembre 2016. Quei coglioni che prima o poi incontreranno altre giornate
come quelle…
A presto…
Ciao, sai che sono una romanticona. D'accordo su tutto, ma sono una di quelli che ancòra si schifano se un ministro della Repubblica dichiara e/o promette solennemente qualcosa in parlamento per poi essere spu**anato o auto-sputtanarsi. In poche parole, quasi quasi preferisco i ladri ai perecottari.
RispondiEliminaCiao "romanticona"...hai ragione di schifarti...la menzogna è uno dei vizi degli arroganti arruffoni...la Boschi nasconde dietro un aspetto femminile l'essere una perecottara...come Renzi...
RispondiEliminala menzogna è un buon motivo perchè un rappresentante delle istituzioni si tolga dai coglioni più che le affermazioni in un libro....certo.....non è ancora arrivata la smentita di Ghizzoni e.......non arriverà....la Boschi lo ha contattato perchè salvasse la banca di papà...poi commissariata perchè questo prevede la tanto vituperata (non a torto) Banca d'Italia...
voglio comunque sperare che a De Bortoli, come successo in passato al Fatto Quotidiano da parte di "qualcuno" di MPS sia pervenuta qualche scannerizzazione del dossier aperto su Banca Etruria...sarebbe interessante vedere la data di quei documenti e......riprendere le dichiarazioni della Boschi...
a presto!