giovedì 6 maggio 2021

Un network europeo dei pagamenti contro il duopolio Visa-Mastercard: ecco il progetto di 30 grandi banche. Per l’Italia c’è Unicredit

 


da: https://it.businessinsider.com/ - di Chiara Merico

Spezzare il duopolio a stelle e strisce di Visa e Mastercard, che da sole gestiscono quattro operazioni di pagamento su cinque in Europa: è l’obiettivo di trenta big della finanza del Vecchio continente, tra banche e gestori di carte di credito, che da mesi stanno lavorando al lancio un network paneuropeo dei pagamenti. Allo sviluppo della European Payment Initiative partecipa per ora un team di 40 esperti del settore basati a Bruxelles: l’idea, ha spiegato al Financial Times il presidente, il tedesco Joachim Schmalzl, è “creare un campione europeo del settore che possa sfidare PayPal, Mastercard, Visa, Google e Apple”, e che quindi possa essere usato per i pagamenti online e nei negozi fisici, per il trasferimento di denaro tra privati e per i prelievi di contante.

Al progetto, che gode dell’appoggio della Commissione europea e delle autorità finanziarie del continente – Bce in testa – hanno aderito grandi nomi del settore bancario, tra cui Deutsche Bank, BNP Paribas, ING, Unicredit e Santander, tramite i quali passa oltre la metà dei pagamenti in Europa. In molti Paesi esistono già sistemi di pagamento alternativi su scala nazionale, ma nessuno di questi “è in grado di competere con i giganti Usa delle carte di credito. Questo diventerà possibile se uniamo le forze”, ha sottolineato Schmalzl. Finora i sostenitori hanno investito circa 30 milioni di euro nell’iniziativa, che ancora non ha trovato un nome definitivo. Il team di esperti ha iniziato a lavorare nove mesi fa, e dopo l’estate i membri del consorzio decideranno se andare avanti con il progetto, il che richiederebbe investimenti ulteriori per “diversi miliardi di euro”. Le prime applicazioni concrete del nuovo sistema potrebbero vedere la luce a inizio 2022, e un sistema più avanzato seguire nella seconda metà dell’anno.

Il network europeo dei pagamenti punta a “offrire un’alternativa concreta a commercianti e consumatori rispetto all’oligopolio” di Visa e Mastercard, che secondo il presidente del consorzio porta a commissioni elevate e a preoccupazioni sul fronte della privacy. I precedenti non sono però di buon auspicio: tutti i tentativi di far nascere un campione europeo in grado di contrastare la supremazia Usa nel settore sono falliti miseramente. Un esempio su tutti è quello del Monnet Project del 2011, supportato da 24 istituti europei e naufragato dopo quattro anni per l’assenza di supporto politico e per l’incapacità di sviluppare un modello di business sostenibile. Le barriere all’ingresso sono infatti elevate: i nuovi sistemi di pagamento sono attraenti per i commercianti solo se molti consumatori li utilizzano e viceversa. “Il più grande ostacolo è proprio rappresentato da questo paradosso dell’uovo e della gallina”, ha commentato Marcus Mosen, già ceo della società di pagamenti tedesca Concardis.

Il contesto attuale potrebbe però essere più favorevole: i cittadini europei, tradizionalmente affezionati al cash, con la pandemia hanno incrementato sempre più l’utilizzo di pagamenti digitali e contactless. Ci vorrà un po’ di tempo perché i consumatori imparino a fidarsi del nuovo strumento, così come è avvenuto in passato per soluzioni come PayPal e Apple Pay, ha sottolineato Martina Weimert, ceo della European Payment Initiative, secondo cui “nonostante questo crediamo di poter raggiungere un buon posizionamento nel mercato europeo, grazie alle sue dimensioni e al fatto che il 50% delle transazioni nell’area euro vengono ancora effettuate in contanti”. Se andrà in porto, il progetto significherà “più sovranità e più indipendenza per gli attori del settore e per l’intera economia europea. Diventeremo padroni del nostro destino”.

Nessun commento:

Posta un commento