lunedì 24 febbraio 2020

Virologi contro: il coronavirus è poco più di un’influenza o no?





Gismondo, direttrice del laboratorio analisi del Sacco: «Infezione scambiata per una pandemia letale. Follia. Abbassate i toni». Ma Burioni la stronca: «Non è così, purtroppo. Dirlo è una scemenza gigantesca». I dati e le argomentazioni delle due versioni.

Niente panico, affidiamoci agli esperti. Ma se anche nel mondo della scienza i pareri sul coronavirus divergono? È il problema che è emerso in un botta e risposta a distanza sul diffondersi dell’epidemia nel Nord Italia.

AL SACCO PROVANO A SMORZARE GLI ALLARMISMI
A ridimensionare certi allarmismi ci ha provato Maria Rita Gismondo, direttrice responsabile di Macrobiologia Clinica, Virologia e Diagnostica Bioemergenze, il laboratorio dell’Ospedale Sacco di Milano in cui vengono analizzati da giorni i campioni di possibili pesone contagiate.

«INFEZIONE APPENA PIÙ SERIA DI UN’INFLUENZA»
«A me sembra una follia. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così», ha scritto su Facebook.

Per poi aggiungere: «Il nostro laboratorio ha sfornato esami tutta la notte. In continuazione arrivano campioni». E poi ha parlato di chi lavora con lei (utilizzando un termine che però di solito non piace alla scienza): «I miei angeli sono stremati. Oggi la mia domenica sarà al Sacco. Vi prego, abbassate i toni! Serena domenica!».

«NON È PANDEMA! LEGGETE LA MORTALITÀ»

Più tardi in un altro post ha scritto: «Leggete! Non è pandemia! Durante la scorsa settimana la mortalità per influenza è stata di 217 decessi al giorno! Per coronavirus!!!».

Facciamo male dunque a preoccuparci? Secondo un altro virologo, il volto noto di social e tivù Roberto Burioni, no. Perché «non è un’influenza, purtroppo», ha twittato in quella che è sembrata a tutti gli effetti una risposta alla collega del Sacco.

E sulla sua rivista online MedicalFacts ha precisato: «Non si possono trattare i cittadini come bambini di 5 anni. Qualcuno, da tempo, ripete una scemenza di dimensioni gigantesche: la malattia causata dal coronavirus sarebbe poco più di un’influenza. Ebbene, questo purtroppo non è vero».

BURIONI: «NIENTE PANICO, MA NIENTE BUGIE»
Il motivo? «In questo momento in Italia sono segnalati 132 casi confermati e 26 di questi sono in rianimazione (circa il 20%). Sono numeri che non hanno niente a che vedere con l’influenza (i casi gravi finora registrati sono circa lo 0,003% del totale). Questo ci impone di non omettere nessuno sforzo per tentare di contenere il contagio. Niente panico, ma niente bugie». Poi ha proprio replicato direttamente, anche se in una discussione con un altro utente, alla Gismondo.






Anche se la virologa ha insistito sulla sua linea.

Se pure la scienza non si mette d’accordo, al cittadino non restano che i dubbi.

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