lunedì 24 febbraio 2020

Coronavirus e Milano: come è bella la città..



…semivuota

Come è bella la città di fine agosto. Ah..no. Siamo quasi a fine febbraio.

Da ieri Milano non è deserta, ma semivuota. Pare la fine di agosto. Quando ancora non sono rientrati tutti i residenti a Milano o che ci lavorano.

Come è bella questa città con meno macchine. Con meno persone sui mezzi pubblici. Rischi di trovare posto a sedere e  succede pure che passino rispettando gli orari. Come ad agosto.

Ma com’è pirla questa città che sta svuotando i supermercati.

Non ho trovato acqua naturale. Gli scaffali di pasta, scatolame, surgelati, biscotti e merendine sono anch’essi semi deserti. Ovviamente spazzolati tutti i prodotti igienici.

Vedendo i carrelli di alcune persone mi chiedo: ma in che case vivono? Hanno congelatori di 200 metri quadri?

Ah…non ho la mascherina. Non ho neppure provato ad andare in farmacia. Mai vista a Milano tanta gente con la mascherina. Che dovremmo portare tutto l’anno, dato il livello di inquinamento.


E mi fanno ridere i giovincelli con la mascherina, che hanno paura del coronavirus. Loro che fino a ieri passavano ore e ore tra pub e discoteche dove si “incontrano” e si trasmettono tutti i possibili generi di virus.

Come è bella questa città, con gente sensata, con un po’ di pirla. In giro o in casa.

Come è bella questa città. Certo. Purchè il coronavirus e i pirla girino al largo e la smettano di fare razzia di generi alimentari e di amuchina. 

Pensando in maniera razionale, senza paranoie, mi pare però improbabile che Milano possa rimanere con un solo contagiato. 
Ma, con tutto il rispetto per gli scienziati (che non hanno la medesima opinione in materia di Covid-19) e delle cosiddette istituzioni, non metto mai limiti alla Provvidenza. Dove non arriva l'uomo, spero arrivi quella meravigliosa Madonnina che in cima al Duomo domina Milano.

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