lunedì 3 ottobre 2016

Parma, Federico Pizzarotti: “da questo M5S non posso che uscire”



Ha commesso l’errore di non informare in tempi ragionevoli che aveva ricevuto un avviso di garanzia. Nei giorni scorsi la sua posizione nell’ambito dell’inchiesta è stata archiviata.  
E’ evidente che il tempo trascorso e il silenzio – che spesso parla più delle parole  - significano che Giuseppe Piero Grillo e la Casaleggio & C. volevano Pizzarotti fuori dal M5S.
Certo…Pizzarotti era un problema per il M5S: non governabile dalla Casaleggio associati, con più propensione a governare una città di quanto stia dimostrando la Raggi….
Beh....adesso il problema di Grillo e Casaleggio associati è stato risolto….

da: Lettera 43

Parma, Pizzarotti lascia il M5s


Dopo 144 giorni di sospensione considerata «illegittima» e «ad personam», Federico Pizzarotti dice basta. E lascia il Movimento 5 stelle.
Finisce così un tira e molla durato anni, col sindaco ribelle che sbatte la porta.
«Dall'archiviazione», ha detto in diretta Facebook il sindaco di Parma, «nessuno mi ha chiamato. Mi aspetto il linciaggio», ha quindi aggiunto, «ma non mi preoccupo».

«GLI IDEALI NON SONO GLI STESSI». Il primo cittadino ha poi denunciato la metamorfosi del M5s. «Gli ideali sono gli stessi», ha ripetuto, «è cambiato il Movimento». Puntando il dito anche contro «l'assenza di una coscienza critica» della maggior parte degli attivisti. «Mi sono stufato di essere l'unico». «È mancata la coscienza critica, l'ho esercitata solo io, e quindi vengo visto come disturbatore. In tante parti d'Italia siamo stati consumati da arrivisti ignoranti
che non sanno cosa vuol dire amministrare: vogliamo governare e poi non si dialoga con nessuno. Questo non vuol dire governare».
«Non credo nei partiti personali», ha quindi sottolineato, «non credo che ci sia il salvatore della patria, non lo possono fare Renzi, Salvini, Berlusconi, non lo può fare nemmeno Grillo. È una sconfitta avere un capo politico, poi ci può essere una persona rappresentativa, ma da soli non si va da nessuna parte». 

ADDIO MOVIMENTO ORIZZONTALE. Senza dimenticare il fatto che la forza del Movimento stava nel suo essere «orizzontale». «Si ha sempre avuto paura di darsi un'organizzazione, che non vuol dire una struttura verticistica, ma sapere chi chiamare quando devi fare qualcosa senza che nessuno si offenda», ha continuato Pizzarotti. «Sette anni fa a Firenze e al teatro Smeraldo ci si incontrava e ci si guardava in faccia, poi non lo si è più fatto. Forse per paura di togliere potere alla Casaleggio? Ma noi dobbiamo far crescere la Casaleggio o il Movimento?».
«Ho pagato per avere messo Parma e la mia città prima di tutto, anche del M5s», ha ricordato ancora Pizzarotti.
Il sindaco ha anche smentito le indiscrezioni che lo vorrebbero impegnato alla costruzione di un nuovo soggetto politico a livello nazionale.

«MAI LAVORATO PER UN PARTITO NAZIONALE». «Il cappello sulla mia testa non ce lo mettono e gradirei che finissero le indiscrezioni. Da uomo libero mi sento libero di ragionare con la mia testa, è evidente che in Italia ci siano dei problemi, ma non ho mai lavorato per un partito a livello nazionale, ho sempre lavorato per il mio Comune e le due cose sono poco compatibili».
La prospettiva pare invece essere tutta locale. E cioè la creazione di una lista civica con cui correre alle prossime elezioni Comunali. 

FICO: «NESSUNA NORMA AD PERSONAM». A commentare il divorzio per il M5s è stato Roberto Fico. «Non ci sono norme ad personam nel Movimento», ha detto. «C'è una procedura: Pizzarotti era sospeso da un po' di mesi, ma so che c'è stato un carteggio con lo staff e con Grillo rispetto alle richieste e alle risposte».

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