Ha commesso l’errore di non informare in
tempi ragionevoli che aveva ricevuto un avviso di garanzia. Nei giorni scorsi
la sua posizione nell’ambito dell’inchiesta è stata archiviata.
E’ evidente che il tempo trascorso e il
silenzio – che spesso parla più delle parole
- significano che Giuseppe Piero Grillo e la Casaleggio & C. volevano
Pizzarotti fuori dal M5S.
Certo…Pizzarotti era un problema per il
M5S: non governabile dalla Casaleggio associati, con più propensione a
governare una città di quanto stia dimostrando la Raggi….
Beh....adesso il problema di Grillo e Casaleggio
associati è stato risolto….
da: Lettera 43
Parma,
Pizzarotti lascia il M5s
Dopo 144 giorni di sospensione considerata «illegittima» e «ad personam», Federico Pizzarotti dice basta. E lascia il Movimento 5 stelle.
Finisce così un tira e molla durato anni,
col sindaco ribelle che sbatte la porta.
«Dall'archiviazione»,
ha detto in diretta Facebook il sindaco di Parma, «nessuno mi ha chiamato. Mi aspetto il linciaggio», ha quindi
aggiunto, «ma non mi preoccupo».
«GLI
IDEALI NON SONO GLI STESSI». Il primo cittadino ha poi
denunciato la metamorfosi del M5s. «Gli ideali sono gli stessi», ha ripetuto,
«è cambiato il Movimento». Puntando il dito anche contro «l'assenza di una
coscienza critica» della maggior parte degli attivisti. «Mi sono stufato di
essere l'unico». «È mancata la coscienza critica, l'ho esercitata solo io, e
quindi vengo visto come disturbatore. In tante parti d'Italia siamo stati
consumati da arrivisti ignoranti
che non sanno cosa vuol dire amministrare: vogliamo governare e poi non si dialoga con nessuno. Questo non vuol dire governare».
che non sanno cosa vuol dire amministrare: vogliamo governare e poi non si dialoga con nessuno. Questo non vuol dire governare».
«Non credo nei partiti personali», ha
quindi sottolineato, «non credo che ci sia il salvatore della patria, non lo
possono fare Renzi, Salvini, Berlusconi, non lo può fare nemmeno Grillo. È
una sconfitta avere un capo politico, poi ci può essere una persona
rappresentativa, ma da soli non si va da nessuna parte».
ADDIO
MOVIMENTO ORIZZONTALE. Senza dimenticare il fatto che la
forza del Movimento stava nel suo essere «orizzontale». «Si ha sempre avuto
paura di darsi un'organizzazione, che non vuol dire una struttura verticistica,
ma sapere chi chiamare quando devi fare qualcosa senza che nessuno si offenda»,
ha continuato Pizzarotti. «Sette anni fa a Firenze e al teatro Smeraldo ci si
incontrava e ci si guardava in faccia, poi non lo si è più fatto. Forse per
paura di togliere potere alla Casaleggio? Ma noi dobbiamo far crescere la
Casaleggio o il Movimento?».
«Ho pagato per avere messo Parma e la mia città prima di tutto, anche del M5s», ha ricordato ancora Pizzarotti.
«Ho pagato per avere messo Parma e la mia città prima di tutto, anche del M5s», ha ricordato ancora Pizzarotti.
Il sindaco ha anche smentito le
indiscrezioni che lo vorrebbero impegnato alla costruzione di un nuovo soggetto
politico a livello nazionale.
«MAI
LAVORATO PER UN PARTITO NAZIONALE». «Il cappello sulla
mia testa non ce lo mettono e gradirei che finissero le indiscrezioni. Da uomo
libero mi sento libero di ragionare con la mia testa, è evidente che in Italia
ci siano dei problemi, ma non ho mai lavorato per un partito a livello
nazionale, ho sempre lavorato per il mio Comune e le due cose sono poco
compatibili».
La prospettiva pare invece essere tutta
locale. E cioè la creazione di una lista civica con cui correre alle prossime
elezioni Comunali.
FICO:
«NESSUNA NORMA AD PERSONAM». A commentare il
divorzio per il M5s è stato Roberto Fico. «Non ci sono norme ad
personam nel Movimento», ha detto. «C'è una procedura: Pizzarotti era
sospeso da un po' di mesi, ma so che c'è stato un carteggio con lo staff e con
Grillo rispetto alle richieste e alle risposte».
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