giovedì 16 aprile 2020

Il 4 maggio 2020 di Attilio Fontana: in Lombardia qualcosa rilanciamo di sicuro…


L’ospedale alla Fiera di Milano è costato 21 milioni di euro. Oggi ha 53 posti (anziché i 400 previsti) e 10 pazienti.

Ieri il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha chiesto al governo la riapertura delle attività produttive dal 4 maggio al grido della “nuova normalità” e secondo le “4 D” che sono:

1. Distanza di almeno un metro tra le persone, cioè quella che sta scemando da quando a Fontana ha disposto mascherine (assenti) obbligatorie
2. Dispositivi, obbligo di mascherine
3. Digitalizzazione, smart working obbligatorio dove possibile
4. Diagnosi, test seriologici

Quale di queste “4 D” debbano essere garantite dal governo della Lombardia non è specificato. Salvini, questa parte del testo non glielo ha scritto.

L’obiettivo, oltre quello di non perdere consensi elettorali, di non “scontentare” imprenditori, commercianti, piccole e medie imprese e altro elettorato leghista è quello di rilanciare l’ospedale alla Fiera di Milano.
Dai che dal 4 maggio 2020 lo riempiamo. Posto che ci sia il personale sanitario. Che non sia quello che fa il pendolare dal Policlinico alla Fiera.

Salvini e Fontana hanno qualcosa in comune: sono due cialtroni pericolosi. Gallera non è da meno. E quell’altro che grazie a Dio non vedo e non sento da qualche giorno: Fabrizio Sala è il terzo cialtrone.

La Lombardia non ha solo il primato del coronavirus. Possiede anche il primato dei cialtroni al governo della Regione.

Il coronavirus passerà. Quanto meno in altre regioni. Il virus dei cialtroni non passerà. Neppure alle prossime elezioni perché - sia chiaro - non sono certo né il Pd né il M5S l’alternativa in Lombardia a questi cialtroni.

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