martedì 14 aprile 2020

Gallera (degno compagno di merenda di Attilio Fontana) dicci: perché a Milano non dimuinuiscono i contagi, chi sono i contagiati?



Se le persone che girano per Milano mantengono la distanza e indossano mascherine e guanti e si lavano pure le mani quando arrivano a casa, non si capisce come potrebbero contagiare e/o rimanere contagiati.

Detto quanto sopra: si deve stare a casa. Perché se ognuno di noi la pensa come sopra e si muove, è un attimo che aumenti il numero delle persone in giro e si crea, prima o poi, l’assembramento. E’ per questo motivo che ci dicono di rimanere a casa. Lo dobbiamo fare. Punto e stop.

Tutto ciò premesso, il trio:
Attilio Fontana (presidente della Regione Lombardia),
Giulio Gallera (assessore al Welfare),
e quell’arrogante che mi sta sull’organo sessuale maschile all’anagrafe Fabrizio Sala (vice presidente Regione Lombardia),
ci devono spiegare perché a Milano i contagi non diminuiscono.

Chi sono i contagiati. Come e dove hanno preso il contagio. Sono persone che lavorano? Prendono i mezzi pubblici, urbani e interrurbani? E’ personale sanitario? Lavorano nei carceri? Lavorano nelle RSA?

Perché nessun giornalista - primo fra tutti il Mentana che dà lezioni a Conte  -
pone le suddette domande al trio: ‘meno male che ci siamo in Lombardia perché Conte non vale un cazzo’.

Il coronavirus ci cambierà? Di certo non il giornalismo che non sa cosa sia la schiena dritta. Incluso Enrico Mentana, che può unirsi al trio di cui sopra per fare il quartetto: ‘meno male che ci siamo noi perché Conte non vale un cazzo’.

Sui limiti e gli errori di Conte si possono scrivere parecchie righe. Troppa enfasi, slogan ridicoli: da “sarà un anno bellissimo” alla “nuova primavera”, ego da controllare (altrimenti, fai la fine di Renzi e Salvini), misure prese che ancora non si sono realizzate, la battaglia sugli Eurobond persa in partenza. E ne potrei aggiungere altri. Ma forse qualcuno preferirebbe avere un Boris Johnson o un Donald Trump come presidente?

Ah…già…C’è chi preferirebbe Mario Draghi. L’editore Cairo, che paga lo stipendio a Mentana, è sicuramente uno di questi.

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