No...dico....Amici come "accademia" non si può leggere. Spero per lui che non creda veramente di essere stato per 8 mesi in una accademia.
Pubblico questa intervista per il piacere di alcune e perchè Luigi Strangis ha "resistito" a Maria De Filippi sulla parte "uomini e donne" del programma, il che me lo rende simpatico. E, soprattutto, mi compiaccio con lui per la sua conoscenza musicale. Fa piacere vedere un giovane ragazzo più finalizzato alla musica che a essere una meteora streaming (per quanto il suo Tienimi stanotte sta andando molto bene). Mi auguro che non perda per strada questa sua "anomalia" rispetto alla media dei suoi coetanei concorrenti in questo o quel talent (o presunto tale).
da:
Chi – di Azzurra Della Penna
«Grazie al mio viaggio in questa accademia ho capito che posso aprirmi un pò di più, parlare un pò di più. Insomma, che posso essere me stesso e andrà bene», rivela il vincitore del talent di Maria De Filippi. «La finale? Me la sono goduta, ho sorriso sempre, sempre, anche mentre cantavo»
Il
palco si riempie di lustrini dorati: Luigi, Luigi Strangis, che dopo tante
settimane oggi ritrova il suo cognome, è il vincitore. Ha vent’anni, tutta la
vita davanti e ora una sorta di laurea in tasca: ma non una qualsiasi, ma quella
dell’accademia di Amici. Ricordate quando si sentiva dire: “Io ho fatto il
classico”? Moltiplicate per mille. Raddoppiate ancora. Ecco, non ci siete
neanche vicini. Bravo Luigi. E Bravi tutti, Albe, Michele, Alex, Sissi... E
adesso?
Domanda.
Quello che non le chiederà nessuno: sensazioni ed emozioni per questa vittoria?
Risposta. «Le
sto ancora metabolizzando: preso dall’adrenalina, neanche dormo. E ancora
adesso non ci sto capendo niente. Però è stato davvero bello e pian piano, col
tempo che passa, mi accorgo che è ancora più bello». D. Ma l’abito della
finale?
R.
«Vorrei
averlo ancora addosso, ma renderebbe ancora più difficile dormire».
D.
I suoi compagni di viaggio, che sono anche stati avversari...
R. «In
generale ho cercato di legare con tutti, con quelli con i quali sono arrivato
in finale ancora di più: abbiamo vissuto tutto tutti insieme e fino alla fine. Chiamarli
avversari non è giusto, ti sfidi, certo, ma ognuno porta il proprio mondo sul
palco».
D.
Con Alex la sfida si è accesa dal primo giorno, no?
R. «È
stato il compagno con cui ho avuto più confronti, è vero, ma siccome lo stimo
infinitamente, è stato bello. Poi siamo arrivati sul filo di lana, con le percentuali
eravamo lì, Alex si meritava anche lui il titolo, come alla fine, credo, ce lo
meritavamo tutti quanti. Certo, sono contento che sia andata così, ma sono altrettanto
certo che Alex andrà avanti perché è bravissimo».
D.
E Carola, che le ha anche fatto una bella dedica social?
R. «Con lei ci sentiamo e ci sentiremo, è una persona meravigliosa, ora sono concentrato
sulla musica, la mia strada è questa, ma le voglio un sacco, un sacco di bene. Vediamo, dai...».D.
Tornando al suo percorso ad Amici, è stato spesso messo
in discussione: alla fine, visto che ha vinto, aveva ragione lei?
R.
«Mettersi
in discussione... Vede, chi ti mette in discussione qui ti vuole fare crescere:
quelle critiche mi hanno messo nelle condizioni di capire che cosa dovevo fare
per migliorare, mi hanno aiutato molto. E non è stato per niente facile
accettarle, si è pure visto, ma la forza della musica ti porta a fare tutto».
D.
Alla fine ha ringraziato la sua famiglia: perché?
R.
«Perché
i miei genitori mi hanno sempre spronato. Già da qualche anno mi dicevano di
fare il casting, ma non mi sentivo pronto.
Poi, un giorno di qualche mese fa, ho detto: “Forse posso provare a fare questo
passo molto più grande di me”. E loro, come dire, mi hanno accompagnato. Se non
ci fossero stati loro, oggi non sarei qui».
D.
Com’è il Luigi che entrava ad Amici e quello di oggi?
R.
«Luigi
è lo stesso, ma è più consapevole: consapevole del fato che dovrebbe aprirsi un
pò di più».
D.
A Maria ha detto: “se oggi sto bene, sto bene per te”.
R.
«Quella frase è vera e davvero sentita: con Maria abbiamo parlato spesso, lei
ha cercato di capirmi e mi ha capito. Grazie a lei so che non mi devo
vergognare di quello che sento e di quello che provo: posso andare avanti senza
nascondermi, essendo me stesso. Qui dentro è uscita tutta la mia sensibilità».
D.
L’altra sera, però, le emozioni lei le ha gestite benissimo.
R. «Sa
una cosa? Per la prima volta ho cercato di godermi tutto. E ci sono riuscito:
guardavo tutti i miei compagni, ero tranquillo e spensierato, credo di avere
sorriso per tutto il tempo. Sorridevo anche mentre cantavo!».
D.
E domani?
R.
«Domani si lavora. C’è tutto lo staff di Amici con me e sono contento di
poter lavorare per loro, il 3 giugno uscirà l’EP: si chiama Strangis, è
il mio cognome, che ritengo molto bello e quasi artistico».
D.
Ma andrà almeno un giorno al mare?
R. «Diciamo piuttosto che un giorno andrò al
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