da: https://www.tag43.it - di Marco Zini
Monica Maggioni comunica al cdr il piano di riorganizzazione del Tg1 e scoppia il malcontento. A partire dai conduttori dell’edizione delle 20 che ora dovranno farsi carico anche della rassegna stampa del mattino. Per Unomattina possibile il ritorno del ciellino Roberto Fontolan come consulente.
A Viale Mazzini le polemiche non dormono mai: si parli di talk show con tanto di presenze urticanti, di direttori che fanno da relatori a convention di partito, di flatulenze e altre gastrofagie che impediscono la pacifica convivenza in ufficio. O di nomine e ordini di servizio, che sono un po’ il piatto forte della televisione pubblica specie quando vanno a toccare la posizione (spesso rendita di posizione) degli oltre 1700 giornalisti iscritti sul libro paga della Rai.
Redazione in subbuglio per spostamenti e nuovi incarichi
Quando poi si parla della rete ammiraglia, e del suo telegiornale, il Tg1, lo scontento diventa manifestazione fisiologica del suo corpo redazionale. Con tanto di sindacato interno pronto a imbracciare il fucile. Succede così che Monica Maggioni, direttrice del Tg1, comunichi al cdr della sua testata (Roberto Chinzari, Leonardo Metalli e Virginia Lozito) spostamenti di ruoli e cambi di conduzione in vista della stagione autunnale, quella che vedrà partire anche i nuovi palinsesti, che entreranno in vigore dal prossimo 6 giugno. Maggioni non si è risparmiata dando il via a un gran ballo di conduttori e a una vorticosa turnazione dei suoi giornalisti che sicuramente è destinata a far storcere la bocca a più di qualcuno. Un po’ per cercare di
risolvere il caso delle flatulenze in redazione su cui sta indagando la Procura della Repubblica (i protagonisti del gassoso giallo sono stati prontamente separati e destinati ad altre redazioni), un po’ per accontentare le richieste del cdr, la direttrice che in passato è stata anche presidente della Rai, ha comunicato all’interno le sue volontà.
Ai conduttori del Tg delle 20 anche la rassegna stampa del mattino
Prese non molto bene, a occhio, perché malignamente Maggioni ha deciso con un ordine di servizio che i conduttori del Tg1 delle 20, ovvero l’edizione principale del Tg della rete ammiraglia, dovranno a turno occuparsi anche della rassegna stampa alle 6.30 del mattino. Per molti, una inattesa levataccia, che fa a pugni con la comoda e gratificante conduzione serale. Così che Emma D’Aquino e Laura Chimenti, volti storici conosciuti dal grande pubblico, hanno già detto di no. Cosa che pensa di fare anche un altro dei mezzibusti più noti, Francesco Giorgino, “offeso” dalla proposta ma frenato sulla strada del gran rifiuto dalla qualifica appena conquistata di vice direttore. Nessun problema invece per l’altro conduttore delle 20, Alessio Zucchini, che è anche il più giovane del gruppo, che si è subito allineato senza battere ciglio al nuovo organigramma. Sarà Mario Prignano, stimato caporedattore centrale del Tg1 nonché storico medievalista ed esperto di storia della Chiesa, il responsabile del coordinamento anche per il turno dell’alba. Il rapporto con la struttura di Day Time che collabora alla realizzazione della trasmissione, sarà coordinato dal vicedirettore Sabina Sacchi.
Maggioni vuole Fontolan come consulente per Unomattina
L’altro
tema che sta facendo discutere nei corridoi delle redazioni riguarda quello che
succederà nella nuova edizione di Unomattina, di cui si sa solo che a condurla
non sarà più Monica Giandotti, che torna alle origini. La giornalista dovrebbe
infatti conduzione di Agorà, il talk show di informazione del mattino su Rai3.
Giandotti verrà sostituita dal 4 giugno per un anno dalla coppia emergente
formata da Giorgia Cardinaletti e Senio Bonini, con quest’ultimo che ancora una
volta su Rai3 ha battuto con il suo Agorà extra il segmento principale del
programma guidato da Luisella Costamagna. Poco si sa invece per la squadra
degli autori. A parte che Maggioni, e la cosa ha scatenato il malcontento a
mille, è determinata ad arruolare Roberto Fontolan (responsabile del Centro
internazionale di Comunione e liberazione) in qualità di consulente della
trasmissione che parte dopo l’estate. Si parla per lui di un compenso di quasi 200
mila euro. Per i maligni un debito di riconoscenza della direttrice
verso il giornalista che nell’ormai lontano agosto del 2015 le aprì le porte
del Meeting di Rimini, l’annuale festival di Cl, quando era stata da poco
nominata presidente della Rai.
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