da: Corriere della Sera
In
Aula la protesta dei deputati pentastellati, con cartelli e tentativi di
irruzione nell’ufficio di presidenza: dopo la sospensione della seduta, è stata
bocciata la mozione M5S sui vitalizi parlamentari
di
Dino Martirano, Valentina Santarpia
Bagarre alla Camera sui vitalizi dei
parlamentari, con irruzione dei deputati grillini nella sede dell’Ufficio di
presidenza (che ha reintrodotto il contributo di solidarietà sulle pensioni
erogate a deputati e senatori) e successiva manifestazione in piazza
Montecitorio dei pentastellati con Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio che,
rivolti al Pd, hanno detto alle 2-300 persone radunate davanti alla Camera:
«Con questa mossa disperata di oggi è sicuro che governeremo questo Paese...E
il nostro primo atto sarà quello di abolire tutto questo schifo di privilegio».
La presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, boccia la protesta dei
Cinque Stelle parlando di «episodi gravi e inaccettabili»: «Chi
irresponsabilmente sta alzando i toni dello scontro sappia comunque che la
Camera garantirà la dialettica democratica e non si farà intimidire da questi
metodi», sottolinea Boldrini. Il capogruppo Dem, Ettore Rosato, ha parlato di
«violenza verbale e fisica del M5S che hanno fatto irruzione nell’Ufficio di
presidenza. Un episodio di una gravità immensa».
Anche Fratelli d’Italia e
Scelta civica attaccano M5S. «Non abbiamo potuto parlare al question time per
colpa di questi straccioni», dice Fabio Rampelli. Durissimo Mariano Rabino:
«Abbiamo assistito ad una scena di squadrismo fascista», ha urlato scatenando
le ire di M5S.
I
vitalizi
L’Ufficio di presidenza di Montecitorio,
dopo mesi di tira e molla, ha approvato una delibera su proposta del Partito
democratico che riattiva per i prossimi tre anni (a partire dal 1° maggio) il
contributo di solidarietà sui vitalizi e sulle pensioni corrisposte ai
parlamentari. Il contributo era stato interrotto, perché scaduto, lo scorso 31
dicembre 2016 al termine di un periodo di 5 anni (2011-2016). Il contributo di
solidarietà sulle pensioni, così come ha stabilito la Corte costituzionale per
tutte le categorie, non può esser stabilito a regime ma può essere solo
temporaneo, seppur rinnovabile.
Le
soglie
Nella delibera della Camera si stabilisce
che sui vitalizi (percepiti dagli ex parlamentari) e sulle pensioni (che
spetteranno ai parlamentari in carica o quanto meno a quelli che lo sono stati
almeno da 4 anni e sei mesi) si pagherà un contributo progressivo: 0 fino a 70
mila euro, 10% oltre i 70 mila, 20% oltre gli 80 mila, 30% oltre i 90 mila, 40%
oltre i 100 mila. Con questa delibera, ha detto al vice presidente della Camera
Marina Sereni (Pd), ci sarà un risparmio per le casse della Camera di 2,5
milioni all’anno.
L’irruzione
La seduta era stata addirittura sospesa
durante il question time in diretta televisiva (rispondeva il ministro dell’Ambiente
Gianluca Galletti), quando i deputati M5S avevano esposto cartelli sotto il
banco della presidenza ed a quelli del governo con la scritta «#si tengono il
privilegio». Alcuni deputati M5S si sono seduti sui banchi del governo e hanno
fatto irruzione nella sala dove era riunito l’Ufficio di presidenza (dopo che i
rappresentanti grillini avevano abbandonato la seduta) che ha approvato la
proposta del Pd e ha bocciato quella dei grillini. In piazza, Di Battista e Di
Maio hanno spiegato che ormai ! «il Pd fa solo mosse disperate...mentre noi gli
avevamo chiesto soltanto di equiparare i parlamentari agli italiani sottoposti
alla indecente legge Fornero. Non vogliono le elezioni anticipate perché
aspettano il 15 settembre, quando saranno trascorsi 4 anni e sei mesi
dall’inzio della legislatura che consentiranno loro di percepire la pensione».
A 65 anni e con il sistema contributivo, replicano dall’ufficio di presidenza.
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