da: Il Sole 24 Ore
Meno
rigidità sulle mansioni. Da gennaio il sostegno al reddito verrà esteso alle
piccole imprese e agli apprendisti con durata fino a 24 mesi. Per i contratti a
termine sanzione se si supera il 20%, gli over 50 esclusi dal tetto
1.
Collaborazioni
Stretta
più «soft» sui collaboratori
Giro di vite sulle finte Co.co.co. Dal 1°
gennaio 2016 saranno considerate “lavoro subordinato” le collaborazioni
caratterizzate come prestazioni esclusivamente personali, continuative, con
modalità di esecuzione organizzate dal committente anche con riferimento a
tempi e luoghi di lavoro. Alle eccezioni già previste si aggiunge un'altra
fattispecie: quelle certificate dagli organismi deputati, dove il lavoratore
può farsi assistere dal sindacato, da un avvocato o da un consulente del
lavoro.
2.
Contratti a termine
Sanzione
se si supera il 20% Over 50 «esclusi» dal tetto
Per i contratti a tempo determinato il
superamento del limite del 20% di utilizzo comporterà una sanzione
amministrativa e non più una multa (come previsto nel testo originario); in
sostanza invece di finire nelle tasche del dipendente, la
somma andrà
all'Erario per potenziare i servizi per l'occupazione. Il limite del 20% sarà
derogabile con i «contratti collettivi». Escluse dal tetto e start up
innovative e le assunzioni dei lavoratori over 50.
3.
Apprendistato
Gettate
le basi per passare al sistema «duale»
Vengono introdotte modifiche
all'apprendistato per qualifica e diploma e all'apprendistato di alta
formazione e ricerca (invariato invece l'apprendistato professionalizzante e di
mestiere). Si pongono così le basi di un «sistema duale» in cui il
conseguimento dei titoli, rispettivamente al livello secondario di istruzione e
formazione e al livello terziario, potrà avvenire anche attraverso
l'apprendistato effettuato nell'impresa.
4.
Somministrazione
Tetto
al 20% e cancellate le causali dello staff leasing
La principale novità consiste nella
eliminazione delle «causali» che consentono la stipula del contratto di
somministrazione lavoro a tempo indeterminato (staff leasing). Al loro posto
viene introdotto un limite di utilizzo del 20 per cento «salvo diversa
previsione dei contratti collettivi». I lavoratori somministrati dovranno
essere a loro volta assunti a tempo indeterminato dall'agenzia.
5.
Part Time
Lavoro
supplementare ma non oltre il 15 per cento
Si prevede che anche in assenza di una
disciplina collettiva che lo autorizzi, il datore di lavoro può chiedere ai
dipendenti in part time orizzontale una prestazione supplementare sia pure in
misura non superiore al 15% delle ore concordate settimanali e retribuendo
queste ore con una maggiorazione omnicomprensiva del 15%. Azienda e lavoratori
possono concordare ulteriori clausole di flessibilità.
6.
Mansioni
Passaggi
d'ufficio in caso di riorganizzazione
Si consente al datore di lavoro di variare unilateralmente
le mansioni in caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali, fino al
livello di inquadramento inferiore rientrante nella stessa categoria. Lo
stipendio base non cambia. La contrattazione collettiva, anche di secondo
livello, potrà prevedere ulteriori ipotesi di demansionamento. Inoltre, in sede
protetta, si potranno siglare accordi individuali finalizzati al
rimansionamento per conservare il posto.
7.
Voucher
L'utilizzo
dei «buoni lavoro» sale a 7mila euro l'anno
Si amplia l'utilizzo dei voucher per le
prestazioni occasionali, portando il tetto massimo annuo da 5mila a 7mila euro.
Uno strumento nato per regolamentare il lavoro accessorio, non riconducibile a
contratti di lavoro in quanto svolte in modo saltuario, e tutelare situazioni
non regolamentate. Il valore netto di un voucher da 10 euro nominali, in favore
del lavoratore, è di 7,50 euro e corrisponde al compenso minimo di un'ora di
prestazione, salvo che per il settore agricolo.
8.
Conciliazione vita-lavoro
Part
time e congedo fino ai 12 anni dei figli
Più tempo per beneficiare del congedo
parentale facoltativo: possibilità che passa dai 3 ai 6 anni di età del bambino
perché si possa fruire di quello retribuito al 30% e dagli 8 ai 12 anni per
quello non retribuito, la cui durata resta comunque di 6 mesi per il genitore.
In arrivo un'altra misura ad hoc per mamme e papà: la possibilità di
trasformare il congedo parentale in part-time al 50%.
9.
Riforma CIG
Cig
anche agli apprendisti con durata fino a 24 mesi
Il sostegno al reddito si estende a tutte
le imprese oltre i 5 dipendenti che finora ricorrevano alla cassa in deroga:
dal 1° gennaio scatta l'aliquota dello 0,45% (per le aziende da 6 a 15
dipendenti) e dello 0,65% (oltre i 15) per finanziarsi, attraverso i fondi di solidarietà,
le prestazioni operative dal 1° luglio 2016. Per la cassa integrazione si
introduce una sorta di “bonus malus”, avrà una durata di 24 mesi, sarà estesa
agli apprendisti, non si potrà più utilizzare in caso di cessazione delle
attività.
10.
Politiche attive
Nasce
l'Anpal, un network per le nuove politiche attive
Nonostante la riforma del Titolo V della
Costituzione sia ancora in corso, viene costituita la nuova Agenzia nazionale
per le politiche attive (una struttura con un organico fissato il 400 addetti).
Confluiranno in Anpal sia Isfol che Italia Lavoro.Con essa ministero e regioni
coordineranno gli interventi di politica attiva sovrintendendo all'attività del
servizi per l'impiego. Fanno parte della nuova rete dei servizi per le
politiche del lavoro anche Inps e Inail.
11.
Agenzia Ispettiva
Con
l'Ispettorato del lavoro controlli più coordinati
Tutti i servizi ispettivi del ministero del
Lavoro, dell'Inps e dell'Inail confluiscono in una nuova agenzia nazionale
denominata Ispettorato nazionale del lavoro. Avrà sede a Roma e non più di 80
sedi territoriali L'Ispettorato dovrà garantire un maggior coordinamento dei
controlli presso le imprese: avrà una piena autonomia organizzativa, con un
direttore, un cda e un collegio dei revisori.
12.
Semplificazione
Controlli
a distanza 2.0 e policy azienale trasparente
Il piatto forte del Dlgs di semplificazione
è l'aggiornamento dell'articolo 4 dello Statuto dei lavoratori, una norma
datata 1970 emanata quindi in un contesto tecnologico e produttivo completamente
diverso. Con l'apertura ai controlli a distanza attraverso gli strumenti di
lavoro come pc, tablet, telefoni aziendali. Senza più passare per accordi
sindacali o ispettorato del lavoro . Ma chiede al datore di lavoro l'obbligo di
un preciso documento di policy aziendale da consegnare a tutti i dipendenti.
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