martedì 16 giugno 2015

Elezioni amministrative, Renzi 1 e Renzi 2: le sconfitte del Pd, colpa di Fassina……..(chi?!)



Con le primarie ha scalato il partito e n’è diventato il segretario, con un twitter #enricostaisereno ha rassicurato Letta per poi “scalzarlo” da presidente del consiglio.

Ora le primarie non gli vanno più bene. Ha la maggioranza del partito e la minoranza gli crea disturbo ma non mette a rischio il suo governo. Bersani, Cuperlo, Fassina e Civati prima di lasciare il Pd, sono stati considerati solo dei gufi e ad ogni riunione del partito le loro richieste sono sempre state cassate perché Renzi ha il controllo della maggioranza. Ergo: dove sta il problema?
Non sta.

Sta invece che da buon fanfarone qual'è e da professionista della balla, sposta l’attenzione, elude la domanda, e, ovviamente, non si assume una responsabilità. Nel momento in cui la sua cosiddetta narrazione, cioè il modo con il quale racconta le balle al paese supportato dalla slide parlante Boschi (a proposito…….sull’immigrazione la Boschi è assente, come mai? si è bloccato il power point?) è in netta crisi, superato dall’altro Matteo, ecco che scarica le scelte delle candidature su altri. Su chi? Sulla minoranza del partito. Sui gufi.
E’ noto che le scelte politiche le fanno gli uccelli…

Dice che vuole tornare il Renzi 1. Cioè? Più fanfaronate ancora e altre slide
in arrivo. Ma lo sanno Renzi 1 e Renzi 2 che con gli slogan non si governa. Magari si vince qualche elezione, ma non si governa.
Già…ma l’obiettivo di Renzi è governare o vincere?

Direi la seconda. Del resto, governare non è il suo forte. Soprattutto, non è forte quando sono gli eventi a dettare la sua agenda e la sua “narrazione”.

La frase più ridicola nella sua conversazione con Gramellini (post sotto) è questa: “Non ho messo bocca perché pensavo che astenermi fosse un presupposto per stare tutti insieme. E poi ci siamo dimenticati cosa scrivevano di me? L’arroganza al potere, la democratura…”
Il partito non è cambiato. Lui lo controlla e lo domina. Se non ha messo il naso nelle candidature amministrative è perché pensava comunque di vincere grazie al suo “io”. Nonostante i sondaggi lo dessero in discesa pensava alla conferenza stampa in cui si sarebbe lodato. Quando ha capito che i sondaggi non erano così favorevoli ha cominciato a dare i numeri: vinciamo in 6 regioni, in 5..in 4….La conferenza stampa celebrativa è andata in vacca. Non resta, a questo punto, che la conversazione scarica responsabilità e il remake di Renzi 1. Che non si capisce in che differisca da Renzi 2. Nei sondaggi? Il suo obiettivo è recuperare consenso?

Renzi provi a governare cercando di mediare dove è necessario. Non tanto con la minoranza dei morti viventi del SUO partito (di Renzi 1 e Renzi 2) quanto con la parte di istituzioni e società che lo critica o lo contesta non perchè gufa ma perché non vuole farsi prendere per il sedere e potrebbe contribuire a trovare proposte e soluzioni che servono a questo paese. Se non riuscirà in questo compito che richiede una visione politica e capacità gestionale al 2018 non ci arriva…


P.S: ma quel Fassina citato da Renzi come causa dei problemi elettorali del Pd è colui che l’uomo solo al comando apostrofava con uno sprezzante “Fassina chi?!”….

1 commento:

  1. attilio cece17/06/15, 09:21

    seduto sul bordo del fiume, vedo i primi rottami che passano semisommersi dal fango... e la piena è oramai prossima.....
    renzi, stai sereno !

    RispondiElimina