Mentre gli Stati Uniti, l’Europa(?!), mentre l’Italia di Draghi e dell’atlantista Meloni vuole che la guerra continui, io sto con l’unico leader che riconosco: Papa Francesco.
L’Europa NON ESISTE. È piegata biecamente agli Stati Uniti che stanno facendo la guerra indiretta alla Russia, governata sicuramente da quel criminale di Putin.
Di fronte a un’aggressione la difesa con le armi non è solo lecita, è doverosa, inevitabile. Ma se una guerra non deve mai iniziare, è altrettanto vero che bisogna porre fine allo scempio. Non vi è mai stata volontà – non solo da parte di Putin – di avviare un negoziato per uscirne. Chiunque sia brutalmente aggredito ha diritto di cercare di sconfiggere l’aggressore. Ma se non riesci a farlo in tempi brevi sei condannato a una lunga e durissima guerra con l’aggravante che siamo nell’era delle armi nucleari. Non si può quindi che chiedere ad aggressori e aggrediti di impegnarsi in un negoziato che ponga fine a questa guerra. Nella quale, nessuno uscirà vincitore, seppure dovesse prevalere totalmente sull’altro. Per i troppi morti, per la violenza, per la distruzione dei territori.
Ma più il tempo passa più è difficile avviare e concludere un negoziato. Perché Putin vuole “salvarsi la faccia” perché anche Zelensky deve rispondere agli ucraini che hanno perso casa, beni, familiari e che continueranno a perderli. E non gli sarà di consolazione sapere che anche gli aggressori russi muoiono.
Questa aggressione ormai è avvenuta. Parte del territorio ucraino è in macerie. Indietro non si torna da questo. Andare avanti significa chiedersi: come far cessare questa guerra. Il negoziato è difficile. È complesso, e ognuno dovrà rinunciare a qualcosa. Ma ucraini e anche i soldati russi mandati al macello hanno già dovuto rinunciare. Alla vita, alla dignità, agli affetti. Se non sarà avviato un vero negoziato l’escalation è assicurata.
Se Putin dovesse lanciare armi nucleari cosiddette tattiche, che diranno, come reagiranno i pagliacci celoduristi con il culo al sicuro dalle bombe, seduti su una comoda poltrona, su una sedia, in un talk televisivo che sostengono e spingono perché la guerra prosegua; come se l’Ucraina potesse tornare ad essere il paese di prima. Nulla tornerà come prima. Le guerre lasciano solo macerie. Macerie umane.
Io sto dalla parte di Papa Francesco. L’unico capo di Stato, l’unico leader, che vuole veramente che questa barbarie finisca.
Se Papa Francesco continuerà ad essere ignorato, non solo da Putin e Zelensky ma anche da Biden e da quella roba che si chiama Europa, ci aspettano tempi peggiori. E non certo e solo per l’aumento delle bollette.
Manca un “whatever it takes” contro questa guerra. Quello che c’è stato era per salvare il sistema economico-finanziario. L’unico “ideale” che tiene insieme un Europa priva di valori, zeppa di personalismi, individualismi e sovranismi, interessi nazionali.
Io sto con Papa Francesco.
Nessun commento:
Posta un commento