giovedì 6 ottobre 2022

Governo Meloni: PNRR e fascistelli…

 


Spero di sbagliarmi. Ma temo che nel tempo i fatti mi daranno ragione. Come è successo con Berlusconi e Renzi. Non mi sono piaciuti da subito ma gli ho concesso del tempo per cambiare idea. Come è andata? La prima impressione è quella che conta. L’impressione è diventata convinzione rafforzata nel tempo tanto da diventare antiberlusconismo (che è qualcosa di diverso dall’essere antiberlusconi). Stessa cosa su Renzi, il figlio “naturale” di Silvio.

Al momento, penso che con la Meloni al governo non potrà che succedere questo:

1. PNRR.

Dopo un incontro con Draghi pare che la Meloni abbia affermato che ci sarebbero dei ritardi nella realizzazione del PNRR. SuperMario non sta rispettando il GANTT? Da non credere. E' il migliore tra i migliori. Lo dice anche la sua agenda....

Che ci sia o non ci sia un ritardo nella realizzazione dei progetti, Meloni – comprensibilmente – non vuole perdere la faccia, vuole dimostrare che la destra-destra sa governare. Presa da questa frenesia di dimostrare di essere il meglio per gli italiani, ho la netta impressione (eufemismo) che per realizzare i vari progetti toglierà alcune regole, controlli. Quella che spesso impropriamente viene definita burocrazia. Che in Italia vi sia un alto tasso di burocrazia è vero. Ma si confonde – per ignoranza o malafede da interessi particolari - la burocrazia con l’assenza di funzionalità. Regole, controlli, devono esistere: prima, durante, dopo. Ma devono essere funzionali alla gestione corretta dell’attività, del servizio, del progetto. Togliere alcune regole e/o controlli, per ridurre i tempi, per portare a termini progetti asserendo: “abbiamo ridotto la burocrazia” può essere una truffa. Una truffa di quelle che aprono la porta alla mafia, alla corruzione.

Ecco. Ho la netta impressione che la Meloni – vuoi per dimostrare di essere in grado di fare qualcosa di buono – (dove l’ho già sentita questa…ah…sì…dagli italiani che lo pensano di Mussolini senza aver mai vissuto un minuto sotto il regime fascista), - vuoi perché animata dal “bene per la nazione”, sforni decreti e quant’altro per eliminare non la burocrazia, cioè l’inefficienza che dovrebbe essere risolta proprio nell’ambito del PNRR, ma per dare il “liberi tutti”. Un liberi tutti che gioverà a mafia e corruzione. Altro che le truffe del reddito di cittadinanza. Che poi, non vi è certezza che con questi interventi che la Meloni dichiarerà essere: semplificazione, si riuscirà a realizzare i progetti nei termini previsti. Chi invece non perde mai l’occasione per realizzare i propri progetti è la criminalità.

2. FASCISTELLI

Posto che, il gridare al ritorno del fascismo era – e rimane – sproporzionato, sento arrivare i fascistelli. Vale a dire: ci sono personaggini a dir poco mediocri o autentiche teste di minchia che gravitano intorno alla Meloni. Gonfiati dal risultato elettorale che - informazione per gli imbecilli e/o faziosi: è il 26% dei votanti non il 26% degli italiani, spunteranno, rispunteranno fuori. Alcuni diranno cazzate con effetti più o meno divisivi, altri assumeranno iniziative o atteggiamenti da fascistelli. Se la Meloni – come sua abitudine – li difenderà, non prenderà le distanze, si dovrà assumere i rischi delle conseguenze. Ma magari nei libri di storia si scriverà: la Meloni ha fatto anche qualcosa di buono.

Quanto sopra sono solo due punti relativi a ciò che temo ci aspetti. Ovviamente, posso e spero di sbagliarmi. Ovviamente, ce ne saranno altri di punti da discutere. Mi sa che devo prendermi un’agenda…

Ci si ripiglia…

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