Lucarelli,
non essere troppo frettolosa. Diamogli tempo a Giletti. Di preparare la sua
"inchiesta" che dimostrerebbe il complotto contro Morisi e Salvini.
Del resto...Morisi mica è il figlio di Grillo. Lì, non c'era bisogno di
tempo né di fare approfondimento. Per quella vicenda, basta essere Massimo
Giletti.
Giletti
è una garanzia. Per chi soffre di stitichezza. Bastano poche gocce, pardon:
pochi minuti e se hai l'intestino pigro vai che è una "meraviglia".
Non soffrendo di intestino pigro evito accuratamente di pigiare il tasto 7 del
telecomando.
Massimo
Giletti. Di autentico, di vero, di sincero non c'è manco la sua ombra.
da:
Il Fatto Quotidiano – di Selvaggia Lucarelli
“Sono un eretico e un masochista. Eretico perché sono sempre in cerca della verità, masochista perché alla mia non più tenera età accetto una nuova scommessa” ha dichiarato con una discreta enfasi Massimo Giletti alla vigilia del suo ritorno su La7 con Non è l’arena. Con queste premesse pensavo stesse annunciando di aver spostato gli studi a Kabul davanti alla sede dell’Emirato islamico di Afghanistan o a Yangon, davanti al carcere dove è rinchiusa San Suu Kyi, o in Yemen per raccontare l’offensiva dei ribelli Huti a Marib. Oppure, ridimensionando le aspettative, davanti alla sede della Lega, davanti casa di Luca Morisi, voglio dire, era a andato a Mezzojuso per le sorelle Napoli, ti pare che un giornalista d’assalto come lui, “un eretico”, ignori la notizia della settimana.
E
invece, l’eretico, apre la puntata negli studi romani insieme alla vice-questore
anti-Green pass Nunzia Alessandra Schilirò detta Nandra la quale con
un inquietante look da chiromante Luna Nera era lì ad aiutarlo nella
sua instancabile missione di ricercatore della verità. “La cura al
plasma funziona!”; “Il Green pass viola la Costituzione”; “Ci sono le cure
domiciliari precoci” sono solo alcune delle verità adamantine partorite in
studio, senza che all’eretico sembrassero eresie. Prima che il vice-questore
potesse ulteriormente contribuire alla ricerca della verità con disquisizioni
scientifiche sulle Dee del pantheon germanico e i riti degli Elfi Scuri,
Giletti la interrompe per farsi guidare nell’implacabile ricerca della verità
da un’altra stella polare della conoscenza: il dentista che cura i malati
Covid con un vermifugo per i cavalli. Roba che ci auguriamo tutti non
estragga i molari col lazo, senza anestesia. A supportarlo un altro faro
della scienza, Vittorio Sgarbi, il quale di recente ospite di Zona bianca
ha così sintetizzato la sua posizione accademica sulla questione
pandemia: “Avete rotto il cazzo col Covid”. La comunità
scientifica si è riservata di tradurre in uno studio da pubblicare presto
su Nature le sue stimolanti ricerche empiriche, studio su cui Giletti
l’eretico non mancherà di informarci al più presto in un talk
d’approfondimento con Can Yaman e Paolo Fox.
Resta
solo da comprendere come mai il conduttore sempre così immerso
nell’attualità, affamato di verità, ha la fortuna di debuttare nei
giorni in cui è scoppiato il caso Morisi e gli preferisca il dentista
che cura i malati Covid col vermifugo per i cavalli, per giunta l’unica sostanza
non trovata nella casa di Morisi. Bizzarro che il giornalista schiena
dritta abbia avuto una così improvvisa carenza di spina
dorsale. Proprio lui che ha invitato Matteo Salvini nel suo
programma così tante volte, giustificando così la scelta: “Contano
le domande”.
Ecco,
nessuna domanda, mercoledì sera, sul caso Morisi. Ed è parecchio strano
perché quelle cosette sobrie che piacciono tanto all’eretico c’erano
tutte, in questa vicenda: lo scandalo sessuale, la droga, i festini, per
esempio. Le cosette di cui ha parlato per mesi scavando senza pietà
nella vita di Alberto Genovese o del figlio di Grillo per esempio,
senza risparmiarci valzer di testimoni e dettagli scabrosi. Su Morisi, Massimo
Giletti, colui che si autodefiniva “zio di Mirta” (la figlia di Salvini, ndr),
in un’epica, audace puntata di Non è l’arena in cui le dava anche la buonanotte
in diretta, ha fatto calare uno strano silenzio.
Un
silenzio inspiegabile, tant’è che i due romeni protagonisti della notte brava
di Morisi avrebbero contatto l’Autorità garante per le comunicazioni chiedendo
spiegazioni per il trattamento iniquo riservato alla loro vicenda. “Che
cos’aveva nostru festino che non andava?”, avrebbero domandato mortificati
all’Agcom, che si è riservata di prendere immediati provvedimenti.
Nel frattempo, si attende di sapere se l’affannosa ricerca della verità dell’eretico Giletti prevederà una svolta o mercoledì prossimo, all’argomento “Morisi e la crisi della Lega ”, preferirà il più attuale, scomodo, ardimentoso tema “Curare l’Hiv con l’erba gatta”.
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