da: Il Venerdì di Repubblica - di Mattia Giusto Zanon
In Italia ci sono 31 milioni di abitazioni e oltre la metà sono coperte da polizze antincendio. Ma la confusione è tanta. E il rischio di non ottenere un rimborso resta alto.
Un guasto alla stufa, una caldaia non a norma, un contatto elettrico, un tubo del gas che perde. Sono solo alcune delle eventualità che potrebbero causare danni irreparabili a un immobile. Situazioni alle quali spesso non si pensa fino a quando il danno non è fatto. Eppure la complessa normativa italiana in materia di edifici non prevede obblighi per i costruttori sui sistemi antincendio. C’è solo una lista di raccomandazioni, che in quanto tali, non sono vincolanti.
Prendiamo come esempio un condominio. Si compone di parti comuni, proprietà di tutti i condòmini, e di parti private, di proprietà esclusiva, e questa combinazione rappresenta spesso l’innesco di un infinito scaricabarile: chi non ha controllato cosa? Di chi è la responsabilità di verificare che sia tutto in regola? «Purtroppo da normativa non è obbligatorio avere un’assicurazione condominiale» spiega Umberto Anitori, esperto di Condominio.it ed ex segretario nazionale dell’Anaci, l’Associazione nazionale amministratori condominiali. «L’unico caso in cui la polizza è obbligatoria è la presenza di mutui. Il che ovviamente vale per i singoli inquilini, e non per la totalità del condominio».
Ma qual è la situazione? Secondo i dati forniti da Ania, l’Associazione nazionale imprese assicuratrici, in termini di unità abitative, rispetto al totale (pari a 31,2 milioni), risulta che il 50,2 per cento possiede una copertura contro l’incendio: è un dato in crescita (era il 47,9 per cento nel 2020, il 46 per cento nel 2019, il 42,8 a marzo 2018 e il 42,2 nel 2016). Di questi contratti risulta che il 54 per cento è relativo a polizze multirischio, mentre quelli a monorischio, cioè per il solo incendio, sono il 17 per cento del totale. Prevalgono le coperture individuali (circa l’87 per cento delle polizze riguardano la singola unità abitativa mentre il 12 per cento assicurano l’intero fabbricato) ma in termini di valore assicurato, gli importi si equivalgono (duemila miliardi). Se è vero che molti sottoscrivono assicurazioni antincendio perché obbligati dal fatto di avere un mutuo in corso, sugli 11,3 milioni di polizze attive al 31 marzo 2021, questi casi sono solo due milioni. «Gli amministratori condominiali» conclude Anitori, «dovrebbero garantire il supporto ai singoli inquilini ai quali spesso potrebbero sfuggire dettagli importanti, e consigliarli ad esempio sull’importanza di sottoscrivere una polizza antincedio per la loro abitazione.
Meglio
ancora per l’intero palazzo».
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