Da domenica, giorno dell’annuncio del nuovo DPCM, è un fuoco di fila contro Conte. Con alcune argomentazioni logiche. Con le solite faziosità del centro-destra che elenca una serie d’interventi che si dovevano fare ma si dimentica di dirci come andavano realizzati e in che tempi si potevano chiudere.
Se il governo Conte ha dei limiti, il centro-destra, a iniziare dalla Meloni, che è brava a fare quanto sopra: elencare i compiti senza specificare come si potevano realizzare con l’attuale macchina operativa delle istituzioni, è un insieme di cialtroni. Chi più, chi meno. Il meno sarebbe Berlusconi ma solo perché è in preda ad una cagarella tale che lo rende “moderato” nelle critiche al governo in carica.
Poiché ho la fortuna di essere mentalmente più onesta del trio del centro-destra, non posso non dire che ho l’impressione - che spero non diventi certezza - che a Conte stiano scivolando di mano i DPCM ma, quel che è peggio, ho sempre più la convinzione che questo governo non sia in grado di usare in modo appropriato i soldi che ci arriveranno da Bruxelles (chissà quando..). Ma penso che un altro governo - magari con Draghi presidente - non farebbe meglio. Perché la gestione di un paese non è solo nelle mani di un presidente del Consiglio e dei ministri, ma della macchina operativa di ministeri, istituzioni. La mancanza di capacità progettuale parte dall’esecutivo, arriva alla macchina operativa, riparte dalla macchina operativa per ritornare all’esecutivo.
Detto quanto sopra, sempre per quello spirito critico, quell’onesta mentale che non appartiene alla cosiddetta opposizione, incluso Renzi, e relativa stampa (Il Giornale, la Verità, Libero), ritengo che si debba parlare anche degli errori, dei limiti,
La stampa di quella o quell’altra lobby, ad esempio: Repubblica, La Stampa, Domani, potrebbero illustrarci errori, limiti, inadempienze, dei governi regionali? Di chi è la competenza su Sanità e Trasporti?
Perché gli errori non sono solo del governo. In merito a questo, sarebbe però opportuno, decente, salutare, che Conte anziché limitarsi alla solita frasetta:
avremo commesso degli errori, si può
sempre fare meglio, ce li elencasse
gli errori. Lo dico per la sua credibilità. Poiché è privo del sostegno delle lobby (industriali e giornalistiche), non gli rimane che essere credibile alla
maggior parte degli italiani. Un po’ meno ego, spiegare il perché di certe scelte quando si annuncia l’ennesimo DPCM,
anziché due giorni dopo al Fatto Quotidiano, sarebbe quanto mai
preferibile. Lo dico per lui. Che dopo il "due" inteso come Conte 2, ambisce al "tre" o ad altro incarico istituzionale...
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