martedì 27 ottobre 2020

Azione anti pandemia: non c’è solo il governo Conte, mai sentito parlare delle Regioni?

 


Da domenica, giorno dell’annuncio del nuovo DPCM, è un fuoco di fila contro Conte. Con alcune argomentazioni logiche. Con le solite faziosità del centro-destra che elenca una serie d’interventi che si dovevano fare ma si dimentica di dirci come andavano realizzati e in che tempi si potevano chiudere.

Se il governo Conte ha dei limiti, il centro-destra, a iniziare dalla Meloni, che è brava a fare quanto sopra: elencare i compiti senza specificare come si potevano realizzare con l’attuale macchina operativa delle istituzioni, è un insieme di cialtroni. Chi più, chi meno. Il meno sarebbe Berlusconi ma solo perché è in preda ad una cagarella tale che lo rende “moderato” nelle critiche al governo in carica.

Poiché ho la fortuna di essere mentalmente più onesta del trio del centro-destra, non posso non dire che ho l’impressione - che spero non diventi certezza - che a Conte stiano scivolando di mano i DPCM ma, quel che è peggio, ho sempre più la convinzione che questo governo non sia in grado di usare in modo appropriato i soldi che ci arriveranno da Bruxelles (chissà quando..). Ma penso che un altro governo - magari con Draghi presidente - non farebbe meglio. Perché la gestione di un paese non è solo nelle mani di un presidente del Consiglio e dei ministri, ma della macchina operativa di ministeri, istituzioni. La mancanza di capacità progettuale parte dall’esecutivo, arriva alla macchina operativa, riparte dalla macchina operativa per ritornare all’esecutivo. 

Ci sbatterebbe pure il governo di unità nazionale (?!) a guida Draghi. Qualche differenza (probabile) con il governo Conte? Draghi ha capacità progettuale. Ma è un lobbista. E le scelte dettate in base a certe lobby non fanno il bene del paese. E questo poi ha come conseguenza quello che è successo il 4 marzo 2018: a sbancare nelle urne è il M5S che era privo di lobby industriali e giornalistiche.

Detto quanto sopra, sempre per quello spirito critico, quell’onesta mentale che non appartiene alla cosiddetta opposizione, incluso Renzi, e relativa stampa (Il Giornale, la Verità, Libero), ritengo che si debba parlare anche degli errori, dei limiti,

dei governi delle Regioni. Quelle che gridano all’autonomia e pure quelle che non la vogliono. Vorrei sapere cosa hanno fatto, cosa non hanno fatto da giugno a settembre. La stessa cosa che è giusto chiedere al governo Conte.

La stampa di quella o quell’altra lobby, ad esempio: Repubblica, La Stampa, Domani, potrebbero illustrarci errori, limiti, inadempienze, dei governi regionali? Di chi è la competenza su Sanità e Trasporti?

Perché gli errori non sono solo del governo. In merito a questo, sarebbe però opportuno, decente, salutare, che Conte anziché limitarsi alla solita frasetta: avremo commesso degli errori, si può sempre fare meglio, ce li elencasse gli errori. Lo dico per la sua credibilità. Poiché è privo del sostegno delle lobby (industriali e giornalistiche), non gli rimane che essere credibile alla maggior parte degli italiani. Un po’ meno ego, spiegare il perché di certe scelte quando si annuncia l’ennesimo DPCM, anziché due giorni dopo al Fatto Quotidiano, sarebbe quanto mai preferibile. Lo dico per lui. Che dopo il "due" inteso come Conte 2, ambisce al "tre" o ad altro incarico istituzionale...

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