Secondo Salvini e Di Maio gli italiani
dovrebbero comprare BTP…
Ho un reddito da lavoratrice dipendente.
Cioè: pago le tasse. Non ho possibilità di evadere come fanno quei poveri (?!)
strozzati commercianti e altri liberi professionisti che non riuscendo ad
ottenere il reddito mensile che si prefiggono – non sempre un reddito per
vivere dignitosamente, perché in parecchi sono i “poveri del superfluo” - evadono in forma più o meno consistente.
Ho visto la prima e la seconda repubblica.
Ho visto soldi pubblici sperperati, rubati, mal utilizzati.
Ho visto governi su governi, Parlamenti su
Parlamenti incapaci di gestire un paese. Il debito pubblico è cresciuto non
certo perché questo paese assicurasse uno straccio di stato sociale. Ho visto e
sentito di furbetti, corrotti, di finti poveri che riescono, tramite il lavoro
nero, a vivere più che dignitosamente e stanno aspettando che Di Maio li
ingrassi con il reddito di cittadinanza.
Orbene.
Dopo aver visto e vissuto tutto questo io
dovrei comprare dei BTP? E per quale motivo dovrei mettere il mio risparmio nei titoli di Stato. Per il “governo
del cambiamento”? Per la manovra finanziaria di Salvini e Di Maio?
Quella fatta di reddito di cittadinanza la
cui applicazione presenta a dir poco parecchi dubbi che sia una misura sociale
giusta, equa. Che ha tutte le potenzialità per beneficiare i finti poveri.
Quella fatta della flat tax anticostituzionale
ma soprattutto IMMORALE, perché favorisce chi ha redditi elevati. Quella fatta
di condono fiscale, perché questa è la “pace sociale” di Salvini e Di Maio.
Quella che non riduce l’IRPEF ai lavoratori
dipendenti e ai pensionati, ma preferisce dare una mancetta sotto forma di flat
tax a parte dell’elettorato di Salvini.
Io dovrei comprare BTP in una fase di
aumento del debito pubblico. Come ho scritto in passato e come penso ancora, ci
sta che si aumenti il debito pubblico a due condizioni:
1. Una efficace azione di riduzione della
spesa pubblica riorganizzandola in maniera funzionale, cosa che richiede tempi
medio-lunghi.
Come
si dice a casa mia: prima si comincia, prima si finisce. Salvini e il “cugino”
Di Maio non hanno la più pallida idea da dove si inizi. Ma, soprattutto, una
azione di questo tipo richiede tempi tali da un avere effetti positivi nelle
prossime urne elettorali.
Ergo:
nessun intervento sulla spesa pubblica.
2. Se l’ulteriore spesa va a investimenti che
possono creare condizioni per riavviare imprese pubbliche e private. Imprese
che devono essere gestite da veri manager e non da incapaci e
irresponsabili - specie non certa rara,
che ne dica Vincenzo Boccia – che
lasciano con le pezze al culo i lavoratori.
Al momento non ho neppure la sensazione che
la manovra di Salvini e del “cugino” Di Maio manifesti un cambiamento nella
capacità gestionale della cosa pubblica, che sia in grado di realizzare –
neppure teoricamente – i punti 1 e 2. Al momento, è solo una manovra in vista
delle elezioni europee con l’aggravante che aumenta il debito pubblico nel solco della
tradizione dei governi precedenti elargitori di mancette a fini elettorali.
Conclusione:
con l’organo sessuale maschile che compro dei BTP. Non mi faccio fottere anche
i miei risparmi.
Detto quanto sopra, organi di stampa,
banche d’affari, agenzie di rating, non hanno né la verginità né la credibilità
per dare lezioni all’attuale governo.
P.s: nel caso qualcuno passasse in questo blog
per la prima volta e non avesse letto che questo post, sono stata
antidemocristiana, anti modello del berlusconismo (non anti berlusconi) e, ovviamente,
anti fanfarone Renzi e considero il PD un partito di morti viventi.
Non sono un potere forte e non ho
possibilità di complottare contro Salvini e Di Maio. Per loro vale ciò che
sempre valeva in precedenza: vadano a prendere per il culo qualcun altro. A
leggere i sondaggi ci stanno riuscendo (soprattutto il primo che ha l’”hobby”
di tenere centinaia di persone a bagnomaria in mezzo al mediterraneo)…
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