giovedì 18 ottobre 2018

Robb de matt, mi tocca dare ragione a Renzi: Di Maio e la “manina” del condono fiscale


Ieri Di Maio, che come tutti i ministri che lo hanno preceduto va di talk in talk, era a Porta a Porta. Nel salotto di Vespa ha dichiarato che il testo della manovra finanziaria inviato al presidente della Repubblica era stato manipolato nella parte relativa a quella che lui e Salvini chiamano pace fiscale: “Nel testo che è arrivato al Quirinale c’è lo scudo per i capitali all’estero. Io non lo firmo e denuncio”.

Oggi qualche leghista gli ha risposto che era a conoscenza del testo che esprime quanto concordato in consiglio dei ministri.  
Su questa vicenda, tra i commenti della giornata c’è quello di Matteo Renzi. Rob de matt, come si dice dalle mie parti a Milano, ma mi tocca convenire con le seguenti affermazioni del fanfarone ex presidente del consiglio: «Di Maio è un uomo disperato. Si è accorto in ritardo di aver dato il via libera a un condono. Prima ha votato il testo del decreto legge, poi ha detto che glielo hanno cambiato e si è rimangiato tutto».

Cè pure l’ironia della Mara Carfagna: “Di Maio è imprigionato in un episodio della Famiglia Addams: è perseguitato dalla mano. Ammetta una buona volta che i cinque stelle hanno dato il via libera a un condono fiscale a loro insaputa».

Pare che in soccorso dell’amico Di Maio sia arrivato il suo amico Alessandro Di Battista dal Guatemala.
“Intanto grazie a Luigi e alla denuncia che ha fatto, un paio di porcate pro-evasori non passeranno. Consiglio a tutti di concentrarsi su questo. Io, da cittadino, mi sento di ringraziarlo perché è chiaro che finalmente c'è chi sa dire no. Farlo dall'opposizione era più facile. Farlo al governo dimostra il valore di un uomo".

Dichiarazioni patetiche, ridicole.
Che c’è da ringraziare? Che il “cugino” di Salvini è talmente idiota da non capire quale sia l’ultima versione della bozza e che norme contiene? Da cittadina dovrei ringraziarlo perché glielo stavano mettendo nel sedere e si accorto di un inizio di bruciore in basso al centro.

Di Battista lasci perdere questo continuo interventismo pro amico Luigi che tanto non servirà al M5S a recuperare un solo voto di quelli che Di Maio ha perso in pochi mesi, vuoi per la sua “ingenuità”, “superficialità”, “inesperienza”, vuoi perché sta sempre a ruota di suo “cugino” Matteo.

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