Ieri Di Maio, che come tutti i ministri che
lo hanno preceduto va di talk in talk, era a Porta a Porta. Nel salotto di
Vespa ha dichiarato che il testo della manovra finanziaria inviato al presidente della
Repubblica era stato manipolato nella parte relativa a quella che lui e Salvini
chiamano pace fiscale: “Nel testo che è
arrivato al Quirinale c’è lo scudo per i capitali all’estero. Io non lo firmo e
denuncio”.
Oggi qualche leghista gli ha risposto che
era a conoscenza del testo che esprime quanto concordato in consiglio dei
ministri.
Su questa vicenda, tra i commenti della
giornata c’è quello di Matteo Renzi. Rob
de matt, come si dice dalle mie parti a Milano, ma mi tocca convenire con
le seguenti affermazioni del fanfarone ex presidente del consiglio: «Di
Maio è un uomo disperato. Si è accorto in ritardo di aver dato il via libera a
un condono. Prima ha votato il
testo del decreto legge, poi ha detto che glielo hanno cambiato e si è
rimangiato tutto».
Cè pure l’ironia della Mara Carfagna: “Di Maio è imprigionato in un episodio
della Famiglia Addams: è
perseguitato dalla mano. Ammetta una buona volta che i cinque stelle hanno dato
il via libera a un condono fiscale a loro insaputa».
Pare che in soccorso dell’amico Di Maio sia
arrivato il suo amico Alessandro Di
Battista dal Guatemala.
“Intanto
grazie a Luigi e alla denuncia che
ha fatto, un paio di porcate pro-evasori non passeranno. Consiglio a tutti di
concentrarsi su questo. Io, da
cittadino, mi sento di ringraziarlo perché è chiaro che finalmente c'è chi
sa dire no. Farlo dall'opposizione era più facile. Farlo al governo dimostra il
valore di un uomo".
Dichiarazioni
patetiche, ridicole.
Che c’è da ringraziare? Che il “cugino” di
Salvini è talmente idiota da non capire quale sia l’ultima versione della bozza
e che norme contiene? Da cittadina dovrei ringraziarlo perché glielo stavano
mettendo nel sedere e si accorto di un inizio di bruciore in basso al centro.
Di Battista lasci perdere questo continuo
interventismo pro amico Luigi che tanto non servirà al M5S a recuperare un solo
voto di quelli che Di Maio ha perso in pochi mesi, vuoi per la sua “ingenuità”,
“superficialità”, “inesperienza”, vuoi perché sta sempre a ruota di suo
“cugino” Matteo.
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