da: https://www.lospecialegiornale.it/
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di Giampaolo Tarantino
Tre operai morti intossicati dal gas. Una
tragedia assurda in un Paese dove, secondo i dati Inail, ancora 591 persone
sono morte sul lavoro nel 2017. Morire mentre si lavora non è una cosa che non
dovrebbe mai accadere e invece ieri tre persone in un grave incidente nel milanese,
all’interno della Lamina, azienda che si occupa della lavorazione di acciaio e
titanio. L’incidente sul lavoro a Milano è uno dei tanti che si sono verificati
negli ultimi anni e che sono aumentanti nell’anno che si è appena concluso.
Le
norme contro gli incidenti sul lavoro – La sicurezza sul
lavoro, e di conseguenza gli obblighi per aziende e lavoratori, è disciplinata
dal Decreto Legislativo 81 del 2008, noto anche come “Testo Unico sulla
Sicurezza”. Il quadro normativo è completato da altre disposizioni come
direttive europee e circolari guida. Le regole ci sono ma da sole non bastano. Raffaele
Guariniello, ex procuratore aggiunto di Torino che ha ottenuto la condanna dei
responsabili della strage alla Thyssen Krupp, ha detto al quotidiano Il Giorno
di oggi che questi incidenti: «non avvengono per fatalità ma perché non si
rispettano le regole». Le leggi in materia in Italia sono molto avanzate. Il
problema, secondo l’ex magistrato, ha una doppia natura. «Abbiamo vari organi
di vigilanza, anche troppi, ma il numero e talvolta anche la professionalità
degli ispettori lasciano a desiderare». Seconda causa: «La magistratura prova a
intervenire contro i responsabili delle violazioni di legge ma non dappertutto
è efficiente ed efficace».
I
numeri – L’Osservatorio
Indipendente morti sul lavoro di Bologna conta sia i
decessi avvenuti nei luoghi di lavoro sia le persone che hanno perso la vita
sulle strade, mentre raggiungevano il luogo di lavoro. Il 2017, si sarebbe
chiuso con 632 decessi nei luoghi di lavoro (641 nel 2016), 1.350 se si
considerano anche quelli nel tragitto tra casa e lavoro (oltre 1.400 nel 2016).
Nel 2018, le vittime sarebbero 29. Poi ci sono i dati ufficiali dell’Inail
(l’ente che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul
lavoro e le malattie professionali): nei primi 11 mesi del 2017 le denunce di
infortuni mortali son state 952 (in aumento dell’ 1,8% rispetto al 2016) contro
le 1080 del 2015.
Ripresa
economica e condizioni di lavoro – Franco Bettoni,
presidente dell’Anmil, l’associazione dei lavoratori mutilati o invalidi del
lavoro, lo scorso settembre commentando la ripresa delle morti sul lavoro dopo
anni di calo degli incidenti e dei decessi, ha detto a Repubblica che gli
infortuni «in qualche misura possono ricondursi ai segnali di ripresa
dell’economia». Significa che ad abbassare la frequenza degli incidenti che si
è registrata negli ultimi anni ha contribuito anche la crisi economica. Più si
lavora e si produce, più si è esposti al rischio di infortuni.
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