domenica 15 settembre 2019

Dopo il Salvini-Tafazzi: Tutto bene (?)


da: https://ilsimplicissimus2.com/ - di Anna Lombroso

Tutto bene

Tutto bene. Adesso che il ridicolo bestione ebbro di mojito si è fatto fuori da solo, lui che  per più di un anno ha impersonato con entusiasmo l’unica incarnazione contemporanea del Male Assoluto, riconquistato lo status di umani e antifascisti,  possiamo finalmente dormire sonni tranquilli al sicuro nelle nostre tiepide case.

Tutto bene. In attesa che si riaprano, ospitali e generosi,  i nostri porti per dare ricetto  confortevole al nuovo sale della terra, il  governo guarda con dolce aspettativa alla possibilità di riprendere Mare Nostrum sottoscritto con controparti nè legittime nè legali di  Stati in disfacimento che traggono proventi organizzando la tratta dei loro cittadini, o all’opportunità di avviare quella nuova e profittevole cooperazione in Africa  immaginata da Renzi e da Minniti intrecciando rapporti commerciali ed economici con despoti grazia all’esportazione coloniale di guerra, rapina e corruzione, o all’eventualità non remota di accordarsi con l’Ue per la riapertura dei confini (i sorrisi tra Conte e Von der Leyen non lasciano dubbi) in previsione di un sistema di sanzioni per i paesi che non collaborano alla redistribuzione, che altro non sarebbe poi che la possibilità di “risarcire” l’Italia per i migranti che sbarcano sulle sue coste, secondo un meccanismo di mercato che aggiorna il tradizionale schiavismo.

Tutto bene. Possiamo continuare a dormire tranquilli nelle nostre tiepide case, che resta in vigore il decreto sicurezza bis chiamato così anche se non ve ne eravate accorti, perchè  bissava le misure di ordine pubblico e di gestione dell’immigrazione del passato aggiungendo
il suono della grancassa: quelli che manifestano e protestano, quelli  che si “travisano”  con una sciarpa per proteggersi dai lacrimogeni, quelli  che si tengono un casco in testa in caso di non inusuali pestaggi  sono promossi a pericolosi criminali da galera insieme a quelli che offendono il ministro in carica con striscioni  o tirano un sasso sulle vetrate di Banca Etruria. Alla pari con quelli che disturbano in decoro – purché non si tratti di scritte che inneggiano al duce – meritevoli di Daspo.

Tutto bene. Ormai l’alta velocità non è nemmeno più in agenda perchè come disse   il promettente Calenda di allora Corrado Passera nel 2013, ormai è fatta grazie a più buchi che il groviera, all’accondiscendenza di chi non la voleva, rimossa come una piccola vergogna che si deve far presto a dimenticare e a far dimenticare. Se per caso con le liste di nozze vi siete guadagnati una crociera, il nuovo governo vi rassicura: se i molesti gufi impediranno il passaggio davanti a San Marco, potrete sempre sfiorare la Serenissima per altra via, scavata all’uopo dall’irrinunciabile concessionario di tutte le opere mai finite, in atto o previste a Venezia.

Tutto bene. Se avete la sventura – è il caso di dirlo – di essere agricoltori o di lavorare in una impresa agricola adesso ci pensa l’ex bracciante a compiere il prodigio di trasferire il Jobs Act dalle fabbriche e dagli uffici nei campi, dovrete quindi essere appagati da salari degni del Bangladesh anche se avevate pensato di essere nati dalla parte giusta – o più iniqua – del pianeta. E ci pensa sempre lei a far eradicare i vostri ulivi “minacciati” dalla xilella per far posto a cultivar più consone alla festosa globalizzazione e a condimenti fusion, così come provvederà a far posto anche tramite alleanze e patti alle sementi delle multinazionali che come sciacalli si aggirano a Castelluccio, Norcia, Amatrice.

Tutto bene. Se non siete degli sfigati campani, calabresi,  lucani, può essere che, anche in mancanza del leader secessionista, le vostre regioni partecipino della lotteria che mette in palio sontuose privatizzazione consegnando alla scuola a pagamento, alle cliniche predatorie, l’istruzione e la cura, introducendo parametri di ripartizione delle risorse arbitrari e discrezionali, grazie alla appropriazione “indebita” del residuo fiscale, la differenza cioè fra quanto i cittadini versano allo Stato centrale per il pagamento delle tasse e quanto ricevono come trasferimenti dallo stesso Stato centrale, da parte anche dei primi in classifica per evasione.

Tutto bene. Mica vi eravate spaventati di una possibile Italexit carica di minacce, vero? MIca avevate creduto e temuto che in veste di Davide si volesse tener testa al mostro europeo e ai suoi diktat ispirati dall’intento di indebolire con l’impoverimento progressivo le classi lavoratrice e di esautorare le democrazie? Non c’è da preoccuparsi,  questo governo spera di durare e ha fatta propria le tecnica giù usata qui e altrove che è poi quella di consegnare i poteri e le competenze economiche e non solo  a un  decisore sovranazionale: è l’Europa che ce lo chiede, in modo da abiurare al dovere di decidere e governare e da farci ingoiare il rospo nella necessità, dell’austerità, della implacabilità di un presente e di un futuro senza speranze e senza alternative.

Questo post è dedicato ai funzionari del MenoPeggio, a chi pensa che certe dimestichezze siano inoffensive, che passino senza colpo ferire e si dimentichino come il bacio al mafioso, che certe intese siano temporanei cerotti sulle ferite e non un contributo alla cancrena e che qualche santo abbia messo fine a una peste che traeva origine da un brutto sorcio cui è stato sufficiente tendere una trappola in cui è caduto per la troppa gola di cacio. E temo sia solo la prima puntata, perchè nulla fa supporre che si torni indietro, per cancellare Buona Scuola, sfregio delle conquiste del lavoro, restrizione dei diritti, smantellamento dello Stato sociale … e della democrazia.

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