C’era una volta…Ambra Angiolini e Gianni
Boncompagni. Quest’ultimo, già affermato e originale professionista quando ideò
“Non è la Rai”. Ambra Angiolini era una delle ragazze che nella terza edizione
del programma fu promossa conduttrice. Ambra era “guidata” da Gianni
Boncompagni tramite un auricolare.
Con il passare degli anni Ambra Angiolini è
cresciuta professionalmente fino a diventare una brava attrice.
Oggi abbiamo, non su un palcoscenico
televisivo ma politico, Ambra Paolo Gentiloni e Matteo Renzi Boncompagni. Con
la differenza che Ambra Angiolini è diventata una professionista anche senza Boncompagni
mentre Gentiloni non governerà in autonomia ma al guinzaglio di Renzi.
Perché Matteo ha chiamato Ambra Gentiloni e
gli ha elencato la lista dei ministri. La slide parlante di Renzi, quella che
ha detto: “Se il referendum dovesse
andare male non continueremmo il nostro progetto politico. Il nostro
piano B è che verranno altri e noi andremo via. Anche io lascio se Renzi se ne va: ci assumiamo insieme la
responsabilità. Abbiamo creduto e lavorato insieme ad uno stesso
progetto politico”, non solo rimane ma diventa
sottosegretario alla presidenza
del consiglio. Altro premiato con ministero ad hoc: l’amico intimo di Renzi,
tale Luca Lott, che si prende il ministero dello Sport.
Ma…udite udite….Alfano cede il ministero dell’Interno
per prendere quello degli Esteri.
Non avesse già fatto figure dell’organo
sessuale maschile con la vicenda Shalabayeva, cioè l’espulsione della moglie e
della figlia dissidente kazaco Mukhtar Ablyazov, ecco che si appresta a farne
di ulteriori a livello internazionale.
Visto che ci stiamo avvicinando al Natale,
Ambra Paolo Gentiloni scriva una letterina e chieda in dono a Babbo Natale ciò
che gli manca e gli serve: la spina dorsale e i coglioni.
O…se preferisce…un paio di auricolari. Non
sia mai che si guastino quelli attaccati al suo iPhone. Meglio che nessuno
senta, oltre a lui, quello che gli “suggerisce” Matteo Renzi…
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