Il popolo
non si è presentato in piazza, in
compenso c’erano delle gran sedie vuote.
A furia di convocarli per niente, anche gli elettori di centrodestra han
preferito godersi il solleone che ascoltare la solita minestra riscaldata.
L’Italia sta timidamente cercando di
ripartire e c’è in giro poca voglia di
vuota propaganda. Del resto il consenso del premier è ai massimi e le
destre indicono manifestazioni prima ancora di andarci a parlare. A conferma
della loro buonafede e voglia di cooperare. Un quadro desolante. Forza Italia
ha un piede nella fossa come il suo padrone che anche questa volta non si è
materializzato. A fare le sue feci Tajani che si è esibito in una penosa
arringa anti-giudici anni Novanta. Pare che oltre alle firme per Berlusconi
senatore a vita pensino già all’imbalsamazione della salma. Sono certi della
beatificazione postuma e li stuzzica l’idea di recarsi in pellegrinaggio al
mausoleo una volta completata la dipartita.
Che s’ha da fa’ pe’ campà. Ma i sovranisti
neri de noialtri sono messi ancora peggio in questa coda di pandemia. I loro paladini sparsi per il mondo han fatto
dei danni incalcolabili. I loro deliri
nazionalistici si son rivelati delle barzellette. Le paure su cui lucravano son state spazzate via e se l’Italia ce la
farà sarà grazie all’odiata Europa. Eppure a
Piazza delle sedie vuote neanche un cenno. Solo minestra riscaldata.
La Meloni
sbraita che farebbe arrossire perfino Mussolini. L’allieva che supera il
maestro con le sedie vuote che han tremato alle sue invettive. È sempre
imbestialita e sempre sopra le righe. Come se fosse costretta ad esagerare per
sopperire la carenza di argomenti politici. Ma chi abbaia senza mordere alla
lunga perde solo credibilità. Il suo è un partito
di idee riciclate e farcito di
politici riciclati che sta beneficiando della decomposizione berlusconiana e dello sgonfiamento leghista.
L’ultimo a parlare a Piazza delle sedie vuote è stato Salvini o quello che ne rimane. Camicia bianca e cantilena delle
grandi occasioni. Il popolo sovrano è
rimasto però a casa sua e ormai quando esce è solo per ricoprirlo
d’improperi e verdura di stagione. Ma il capitano non demorde. Reduce da mesi
di sciacallaggio pandemico ha davanti a sé un’estate di
orge selfistiche con cui spera di rifarsi. Anche lui propone la sua ciotola di minestra riscaldata. Nessuna
idea nuova, nessuna parola nuova. La sua bolla mediatica gli è scoppiata addosso ma sembra del tutto
incapace di cambiare passo. Una reazione renziana che fa ben sperare per il
futuro.
Quello andato in scena a Piazza delle sedie vuote è stato un centrodestra davvero
malconcio e che sta insieme solo per le poltrone. Le destre italiane rivogliono
il potere. Punto. Contavano che questo governo
implodesse in pochi mesi ma la pandemia gli ha rovinato i piani. Quanto
allo sciacallaggio si è rivelato
controproducente e così adesso tentano
la spallata con le regionali d’autunno. Sono sicuri di vincere, sono sicuri che il popolo è dalla loro parte,
preannunciano milioni di persone in piazza ma per adesso c’erano delle gran
sedie vuote ad ascoltare la loro minestra riscaldata.
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