Che il nuovo ponte di Genova debba essere
dato al concessionario attuale, cioè ASPI è inevitabile.
Ciò che invece non è inevitabile e quindi inconcepibile e inaccettabile è che, ad
oggi, il governo Conte (di qualsiasi numero: 1 o 2 o altri a seguire) non abbia ancora deciso la revoca o il
mantenimento delle concessioni ad ASPI dei Benetton.
Detto questo, se al governo ci fosse quel Salvini che oggi tuoneggia contro
Conte, non cambierebbe nulla. La decisione su cosa fare con i Benetton vedrebbe
una divisione tra M5S e Lega e, qualora la decisione venisse assunta, sarebbe favorevole ai Benetton che, guarda
caso, sono tra i finanziatori della Lega.
Certo. E’ un’opinione. Una sensazione. Non
è dimostrabile. Ma è decisamente ipotizzabile che con Salvini al governo la decisione sarebbe “viziata” dal suo
interesse a “tenersi buoni” i Benetton. Non solo. La politica della Lega è sempre a favore di certo tipo di imprese e
imprenditori. Qualsiasi cosa facciano. Dall’evasione
fiscale al crollo dei ponti.
Purtroppo ci sono italiani che ancora credono alle balle dell’ex ministro
degli interni del
governo Conte 1 e e non hanno ancora capito il livello
altissimo di cialtroneria di Matteo Salvini.
Detto anche questo, il governo Conte 2, procastinando decisioni o assumendo decisioni
che sono accrocchi più che
mediazioni tra Pd e M5S, sta aiutando Salvini
a recuperare consensi, in discesa da quando è fuori da incarichi governativi.
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