giovedì 2 giugno 2016

Elezioni amministrative 2016, Milano: manutenzione e ATM, le prese per i fondelli del Comune


A Roma nessuno raccoglie la spazzatura. Così scrive La Stampa.
A Milano – e non mi pare lo stia scrivendo alcun quotidiano – abbiamo marciapiedi e strade piene di buche, di disallineamenti. E se li segnali, ad esempio alla Polizia Locale, questa – se non è in qualche bar a fare colazione durante il servizio – prende nota e ….non succede un organo sessuale maschile. Perché dei marciapiedi mica si occupano loro.

Di certo, non se ne occupa Pisapia, che da quando ha deciso di non ricandidarsi sta governando meno del minimo. Quindi: nessuna manutenzione, e servizio di trasporto pubblico ridotto, peggiorato in qualità e frequenza.
Sì, perché ormai da mesi l’Atm ha ridotto la frequenza dei mezzi di superficie anche negli orari di punta, e modificato i percorsi per costringere i milanesi a prendere la metropolitana. Ovviamente, anche in zone dove la metropolitana è solo un cartellone con una data inizio lavori o non è prevista neppure tra vent’anni.
Ma si sa, da un borghese-comunista-avvocato, la presa per il culo è di rito.

Se poi dei cittadini milanesi raccolgono firme per far ripristinare percorsi più logici ed efficienti, per evitare di fare due kilometri in un’ora, ATM risponde che non dipende da lei ma di rivolgersi al Comune. Peccato che il Comune di Milano se ne freghi.  E non solo negli ultimi mesi, cioè da quando Pisapia ha dichiarato che non si ricandida.

Proprio con l’ATM, Giuliano Pisapia e la sua giunta stanno facendo il 
meglio. Il meglio della presa per il culo.
Da qualche mese, ATM ha deciso di chiudere i tornelli in uscita dalla metropolitana allo scopo di ridurre i “portoghesi”. Come si potrebbe non essere d’accordo. Ma che intelligente iniziativa.
All’italiana. Sì, perché anche Milano è una città italiana e si nota.

Funziona così: dato il tipo di tornello esistente in molte stazioni della metropolitana, succede che quando stai per uscire qualcuno ti s’incolli dietro, quasi a sfiorarti il culo, e quando dopo aver appoggiato la tua tessera o inserito il tuo biglietto il tornello si apre, lui o lei passino allegramente senza aver obliterato. Ovviamente, anche all’entrata hanno fatto la stessa cosa.
Per non parlare di coloro che saltano il tornello o il muretto ed entrano tranquillamente sotto gli occhi dell’addetto ATM che continua a farsi i cazzi suoi.

Perché la chiusura dei tornelli sia effettivamente efficace sarebbe il caso di fare una capatina a Parigi. Ma volendo restare nella città dell’Expo – l’unica città italiana europea  -   bisognerebbe che tutte le entrate e uscite delle stazioni della metropolitana avessero i tornelli ad altezza d’uomo. Gli altri tornelli sono ridicoli. Come le campagne dell’ATM. E servono anche controlli. Non quella buffonata di controllori schierati nei primi giorni dell'introduzione della chiusura e poi spariti. 
L’unico risultato ottenuto finora è l’irritazione non tanto nel rallentamento all’uscita (ai milanesi schizzati dalla fretta male non fa) ma nel vedere come si riesca ad aggirare facilmente questa nuova disposizione nella gestione di un trasporto pubblico che – per i paganti – non è certo a prezzo politico.
Ma si sa…l’Atm è governata dal Comune di Milano e Pisapia è un borghese-comunista-avvocato. Serve dire altro? Non mi pare.

Chiudo con una domanda per Renzi: secondo te per chi voto domenica? Per quello che proseguirà in continuità con l’amministrazione Pisapia (con l’unica novità del suo cerchio magico: la Compagnia delle Opere). Che fa Sala, sistema le strade e ripristina un servizio pubblico degno di una città europea. L’evento Expo è finito. Il prossimo evento è questo: far crescere Milano, cambiare la faccia a certe zone della città, ripristinare servizi adeguati.  
Chi è in grado di gestire questo evento? 

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