mercoledì 8 giugno 2022

Luigi Strangis: EP, video, instore ma è il live la sua dimensione musicale

 


EP Strangis

Muro, Tienimi stanotte e anche Tondo sono canzoni strutturate, costruite da mani esperte nel confezionare brani per dare visibilità a chi le canta ed ottenere un effetto streaming. Pezzi funzionali a chi deve proporli, piacevoli da ascoltare.

Vivo e Partirò da zero sono brani realizzati da Strangis prima di entrare ad Amici. Stessa cosa per Riflessi. Sono canzoni nelle quali Luigi racconta di sé, di un rapporto finito. Non hanno la costruzione “commerciale” dei pezzi presentati nel corso di Amici.

Ho ascoltato più volte Muro e Tienimi stanotte più di Vivo e Partirò da zero che ritengo brani non banali ma che non mi hanno catturato.

Senonché…

Visto il live di Luigi a Radio Subasio devo dire che nella versione unplugged Vivo e Partirò da zero ne escono meglio di Muro, Tienimi stanotte e Tondo. Perché i primi due brani scritti da Luigi Strangis hanno la parte centrale nel testo. Piaccia o no. Lo si ritenga di livello o no, è il testo a prevalere. Mentre gli inediti di Amici sono, appunto, costruiti commercialmente, ma non si tratta certo di testi che faranno la storia della musica italiana. Sono furbetti. E lui, infatti, ci giochicchia.

Discorso a parte merita Riflessi. Il brano migliore dell’EP. Brano inedito, nato già chitarra e voce, con un tocco in questa frase: “mancheresti anche se io non ti avessi visto mai”. Vivaddio. Finalmente chitarra e voce. E, soprattutto, visto che la penso come Jovanotti (intervista al Venerdì di Repubblica, post sotto): non la solita canzone cosiddetta “moderna” dove si parla sempre e solo di soldi, droga, asfalto.  

Sia chiaro. Non siamo in presenza di un Tenco o Endrigo o altri mostri sacri, ma trovo questo brano non banale. Il merito di questo brano non è solo perché chitarra e voce ma perché diverso dai brani che da un po’ di anni circolano tra la musica giovanile.

Video ‘Tienimi stanotte’

Non mi piace. Non lo vedo attinente al testo. Se poi c’è qualcosa da decifrare visto che Strangis è un tipo “criptico” lascio questo compito alle analiste in Twitter.

Live a Radio Subasio

Questa è la dimensione reale, autentica, di Luigi Strangis. Si vede, si sente – anche con qualche imperfezione nella voce (calante) – che ama suonare, cantare. È la cosa che gli riesce meglio. È la sua vera dimensione musicale.  

Al momento, non c’è video, non ci sono instore alla “tronista” (inevitabili per chi esce da Amici) che rendano Luigi Strangis per ciò che è e per il potenziale che ha. Lo lascino cantare. Magari, qualcuno spieghi al ragazzo che la voce va curata. Che le imperfezioni, gli errori, vanno risolti.

Ma, comunque, il suo live merita di essere ascoltato così come il suo EP e alcune cover di Amici (non quelle in cui “carica” troppo).

Per quanto ovvio, lo scrivo: non siamo in presenza dell’erede di nessuno. Del resto, nessuno uscito da Amici – ma anche da altri talent – è un Artista di livello come i grandi della musica italiana. La parola ‘artista’ è decisamente sproporzionata per qualsiasi giovane talento. Artisti lo si diventa nel tempo quando si lascia un’impronta musicale per più generazioni.

Penso però che Luigi Strangis sia sottovalutato da alcuni addetti ai lavori. Il tempo dirà se sarà una meteora amiciana o no. Di certo, come scritto in precedenza, è un bravo arrangiatore. Per quanto riguarda i testi, tralasciando i grandi artisti insuperabili, hanno più consistenza di alcuni tormentoni.

Ultima considerazione: nel live di ieri gli hanno chiesto quale canzone di altri autori avrebbe voluto scrivere. Ha risposto “Fiori rosa, fiori di pesco”. No…dico…Com’è che questo ragazzo di 21 anni ha una “predilezione” per le canzoni strappa viscere (Quando finisce un amore) e che parlano di amori finiti (Fiori rosa, fiori di pesco, Pazza idea..ecc..). Sono – indubbiamente – bellissimi brani ma – a 21 anni – vediamo di pensare, cantare, sognare..in positivo. Non saremo mica ancora alla ex! (a meno che….) Altrimenti, caro il mio Luigi, quando arrivi alla mia età non ti resta da cantare che….Ne me quitte pas!

Se fossi una cantautrice, una musicista, e mi chiedessero quale canzone avrei voluto scrivere ne direi due: “Imagine” e “E più ti amo” di Alain Barriere e interpretata da Franco Battiato. E se dovessi scegliere una canzone di Battisti-Mogol direi: Insieme a te sto bene. 

Ma io ho un altro vissuto rispetto a Luigi Strangis…😉

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