da: La Stampa
La
ricetta formigona
Mentre gli esperti si arrovellano alla
ricerca di una soluzione della crisi, qualcuno sembra averla già trovata e ne
ha mostrato l’efficacia con la testimonianza personale. Questo qualcuno è un
autodidatta appassionato di giacche a fiori, Roberto Formigoni. Secondo gli
atti dell’inchiesta che lo riguarda (istruita, immagino, dalla commissione del
Nobel), l’economista italo-hawaiano ha scoperto un sistema per ovviare alla
ormai cronica carenza di denaro. Non pagare. Come diceva Einstein, le idee
geniali sono sempre le più semplici.
Al pari di tanti suoi connazionali,
Formigoni si è posto il problema di mettere insieme il pranzo con la cena. E lo
ha risolto individuando un ristorante di lusso di Milano come sede dei suoi
esperimenti. Lo studioso vi si è recato per anni, talvolta da solo, più spesso
in comitiva. Ordinava ostriche e champagne, mangiava con appetito, ringraziava
il cuoco e i camerieri, poi infilava il soprabito sopra i bermuda e andava a
digerire altrove. E il conto?, direte voi. Ma il conto è una convenzione. Io ti
pago perché tu coi miei soldi possa pagare qualcun altro. Mentre qui è la
premessa a venire messa in discussione. Se il proprietario del ristorante
avesse saputo portarla alle logiche conseguenze, per esempio andando al cinema
e limitandosi a salutare calorosamente la bigliettaia, il sistema capitalistico
sarebbe stato terremotato dalle fondamenta. Perché poi la bigliettaia del
cinema avrebbe fatto la spesa al supermercato uscendo col carrello senza
pagare, fra gli olé delle cassiere. E alla fine della catena ci si sarebbe
ritrovati tutti nel ristorante di lusso a ordinare ostriche e champagne in
compagnia di Formigoni.
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