venerdì 15 febbraio 2013

Carlo Maria Martini: Le età della vita / 8


I problemi della terza età

Non voglio ignorare le vostre difficoltà. Onorare l’anziano significa anche aiutare a pensare con gioia alla vita, creando le condizioni per un’esistenza dignitosa e serena.
La società precedente alla nostra, per i ritmi di lavoro che la caratterizzavano, per il tipo di famiglia e di abitazione, per le forme complessive della convivenza sociale, era riuscita globalmente a integrare l’anziano.
La società attuale incontra, invece, gravi difficoltà. I nuovi ritmi di lavoro anticipano il pensionamento e, con esso, sovente anche l’inerzia forzata; la concezione della famiglia e le sue possibilità di abitazione rendono spesso difficile l’accoglienza degli anziani; l’ingigantito salto generazionale interrompe il dialogo tra giovani e anziani; la società del benessere emargina chi non produce o consuma certi tipi di beni. Potrei continuare nell’analisi di queste difficoltà. Ma dovrei anche ricordare gli aspetti positivi, come la cura migliore della salute; le tante possibilità di partecipazione, gli strumenti di animazione culturale; le molte occasioni di presenza volontaristica degli anziani nella Chiesa e nella società; la nuova sensibilità di tante famiglie e di tanti giovani che, anche attraverso il servizio civile o le associazioni di volontariato, sono disponibili per venire incontro alle necessità materiali ma anche e soprattutto psicologiche degli anziani.
Si tratta di esaminare con coraggio le difficoltà e le possibilità, per costruire una società capace di onorare veramente la figura dell’anziano.

Sarà utile riprendere la Pastorale per la terza età del cardinale Giovanni Colombo, sia nelle sue geniali intuizioni di fondo sia nelle indicazioni concrete sul pensionamento, sul ricovero, sulla promozione culturale, sul servizio ecclesiale degli anziani.


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