martedì 21 settembre 2021

Draghi e la riforma annunciata (che non farà): Catasto

 


Come ho scritto in questo post a giugno, penso che le cosiddette mediazioni di Draghi non siano una conseguenza delle diverse posizioni della sua maggioranza extra-large, ma siano create prima ancora di presentare una bozza di decreto. Siano cioè "ante", non post discussione cabina di regia. Vale a dire: Draghi conosce i suoi polli (speriamo che gli animalisti non si "risentano" per questo accostamento politici-animali). Quando presenta una proposta, una bozza di decreto, sa cosa piace e non piace a ognuno dei partiti della maggioranza. Sa che la bozza non arriverà a diventare la proposta definitiva. Subirà una serie di "mediazioni" già decise a priori ma non – ovviamente – anticipate ai partiti. Partiti e giornali leccaculo draghiani tutti pronti a spellarsi le mani nell'applaudire le "mediazioni trovate (?!)" da Draghi.

Mi chiedevo in quel post se Salvini avesse capito il "giochetto". Ne dubito. Salvini "ragiona" con la pancia, non con il cervello. Vabbè che l'intestino è il secondo cervello come dice uno spot pubblicitario ma mi dico: se il cervello fa cagare, figuriamoci  l'intestino. È lì per quello.

Sia chiaro. Draghi è abile in questa sua azione. Ma vediamo di non sopravvalutarlo. Con quella maggioranza che si ritrova il giochetto è facile.

Detto quanto sopra....veniamo al Catasto.

Pare che Draghi sia intenzionato a riformare il Catasto. Sarebbe cosa buona e giusta nella misura in cui chi abita in immobili in zone di pregio e non paga un organo sessuale maschile di tasse iniziasse a sborsarle. Fermo restando che, il resto degli

italiani non debba essere toccato da aumenti di imposte.

Se anche Draghi giurasse davanti a un crocefisso che vuole riformare il Catasto, non gli crederò. Come dicevo: Draghi sa cosa viene digerito o no dalla sua maggioranza. Sa che la riforma del catasto "non s'ha da fare" Ergo: predisporrà la solita "mediazione" con il risultato che non vi sarà nessuna riforma reale.

Nella migliore delle ipotesi, qualche ritocchino che non intaccherà i privilegiati: cioè coloro che da anni non pagano tasse in proporzione al valore dell'immobile. Qualora dovesse mai – nella sua "mediazione" introdurre interventi che possano in qualche misura attaccare qualche privilegio, la "mediazione" comporterà di dare in cambio qualcosa per "ammortizzare" il ritocchino. Perché la "mediazione", in questo caso, dovrà piacere alla coalizione che fa dell'evasione fiscale il suo mantra: il centro-destra.

Oh..sia chiaro...pure nel Pd ci sono amanti dell'evasione fiscale. Sono certa che alcuni di loro (e/o familiari) abitano in zone centrali, residenziali, e pagano un organo sessuale di Imu. Quanto al M5S..sono un gruppo così "composito" che la loro posizione è indecifrabile. Eppure sarebbe così semplice: essere favorevoli a una riforma del catasto che sia un riequilibrio fiscale. Cioè che elimini i privilegi di chi da troppi anni abita in appartamenti di pregio in zone urbane altrettanto di pregio pagando cifre irrisorie lasciando inalterato il resto se non riducendolo in relazioni ai nuovi requisiti. Una riforma di questo tipo – se ben fatta e spiegata - potrebbe non andare di traverso agli italiani.

Insomma: una riforma del Catasto che SuperMario e i "Migliori" non faranno.

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