segue da https://taccuinodiunamarziana.blogspot.com/2022/03/veggenti-un-incontro-indubbiamente.html
Ciò che ho riportato, le parole in corsivo, tra virgolette, è ciò ciò che ha detto. Quasi tutto ciò che ha pronunciato nel corso nell'incontro. Non ho cambiato le parole, men che meno ho omesso qualcosa che potesse cambiare il senso. Non ho bisogno di ricorrere a trucchetti linguistici. Ovviamente, posso dimostrare di non aver modificato le sue parole. Affermazioni che consentono di farsi un'idea della signora.
Ha fatto affermazioni generiche. Semplicistiche (non semplici, che è altra cosa). Frasi che può dire chiunque. Nessun dettaglio. Affermazioni che si possono sentire e leggere ovunque. Un misto di populismo, tradizionalismo religioso. Nessuna profondità. Non era certo una catechesi. Ma la signora ha una certa abilità. E' furbetta. Con le sue affermazioni generiche, senza pronunciare nomi o fatti precisi, scansa il tribunale. Quello laico e quello ecclesiastico.
Vorrei fare un esempio per cercare di spiegare come ritengo sia facile FARE la veggente.
Io penso che i sacerdoti, il clero, possano girare con la tonaca, con il clergyman, con la una t-shirt e un paio di pantaloni comuni. Penso però sul loro abito, qualora non sia la tonaca, vi debba un segno, un simbolo che mi faccia riconoscere che sto guardando, sto incontrando, sto parlando con un prete. Una croce, ad esempio. Riconosco un carabiniere, un medico, un benzinaio, perché non dovrei riconoscere un prete. Se però anziché dire: penso che un prete
debba avere un segno di riconoscimento dicessi: la Madonna è triste perché oggi i preti si vergognano di mostrare che sono preti. Cosa sto dicendo? La Madonna è triste? Come lo so? Sto quindi facendo intendere che mi è arrivato un messaggio. Ma, attenzione, non ho detto: la Madonna mi ha detto, la Madonna ci dice che è triste. Nessuno: né un vescovo, né un procuratore, mi potrà accusare di aver detto il falso. Di spacciare come messaggi della Madonna mie opinioni. Però ci saranno alcuni che penseranno che quella frase sia venuta dalla Madonna.
Io parto dalla buona fede. Non ho elementi per accusare nessuna, nessuno, di falsità. Ma ascolto, osservo. Penso. E continuo a pensare – dopo questo incontro che ritengo (senza ironia) decisamente istruttivo – che basti conoscere un po' di storia di apparizioni (riconosciute dalla Chiesa), avere una connessione internet, aver letto o sentito i "messaggi" le "profezie" dei molti presunti veggenti in circolazione (la terza guerra mondiale, le lacrime e il sangue che dovremo versare, ecc.. gira da anni), avere l'abilità di "dire e non dire". Aggiungiamo dei libri, una boccetta di acqua e di olio o di altra sostanza a piacere. Ammettiamo pure che siano persone credenti, praticanti. Cioè che non via sia una malafede assoluta. Mischiamo il tutto. Ecco fatto: pronti per FARE i veggenti. Ho usato il verbo FARE, non a caso.
Mi chiedo, inoltre – senza dubitare dell'onestà – una persona che gira per l'Italia per parlare di apparizioni, lacrime, ecc...avrà dei costi. Chi paga? Ci rimette di suo? Ma, è anche vero che c'è da chiedersi perché mai una persona dovrebbe raccontare fandonie. A che pro?
Non ho specificato il nome della signora in questione, né la località delle presunte apparizioni. Sapere chi sia non è la cosa più rilevante. Perché come lei ne girano altre. Altri. Ma se questa è signora è una veggente, io sono la Madonna in persona. Oddio....probabilmente mi sbaglio. Io non ho la fortuna di essere illuminata dallo Spirito Santo come lei....
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