Quando sento parlare Papa Francesco tiro un
sospiro di sollievo. Un profondo sospiro di sollievo. Ogni sua parola, ogni suo
gesto, sono come una boccata di ossigeno che ti rigenera fisicamente e
mentalmente.
Sono mesi che sento parlare di “ritorno alla normalità”. Ma di che normalità stiamo parlando? Ante coronavirus?
Oggi Papa
Francesco ha detto al mondo intero che la “normalità”, quella prima della
pandemia, era ammalata.
Nel corso dell’udienza generale ha detto: “Potremo rigenerare la società e non
ritornare alla cosiddetta “normalità”, che è una normalità ammalata, anzi
ammalata prima della pandemia: la pandemia l’ha evidenziata! “Adesso torniamo
alla normalità”: no, questo non va perché questa normalità era malata di
ingiustizie, disuguaglianze e degrado ambientale. La normalità alla quale siamo
chiamati è quella del Regno di Dio, dove «i ciechi riacquistano la vista, gli
zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti
risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo» (Mt 11,5). E nessuno fa il finto
tonto guardando da un’altra parte. Questo è quello che dobbiamo fare, per
cambiare.
Non c’è nulla di più Vero di queste parole.
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