da: https://www.ilfattoquotidiano.it/
A luglio altra stangata per le famiglie: inflazione al 7,9% e il carrello della spesa rincara del 9,1%, record dal 1984. Il pil regge nonostante la guerra
Alimentari e bevande analcoliche hanno visto i prezzi impennarsi del 10% rispetto al luglio 2021 mentre i trasporti sono rincarati del 13,9%. Secondo Federconsumatori a fronte di questi aumenti le famiglie dovranno fare i conti con un aggravio medio di 2.354 euro annui, di cui 509,60 solo per la spesa alimentare. Per l'Unione nazionale consumatori una coppia con due figli spenderà 2.630 euro in più
Mentre la politica si concentra su collegi e alleanze in vista del voto, arrivare a fine mese diventa sempre più difficile per i lavoratori alle prese con salari quasi al palo e inflazione galoppante. A luglio, nonostante il rallentamento dei prezzi dell’energia, l’onda lunga dell’aumento dei prezzi continua a far sentire i propri effetti su tutte le altre merci. A partire da alimentari e beni per la cura della casa e della persona. Dalle rilevazioni dell’Istat emerge che, a fronte di un indice generale dei prezzi in salita del 7,9% (contro l’8% di giugno) il cosiddetto carrello della spesa è rincarato ben del 9,1%, dal +8,2 del mese prima. E’ il record dal settembre 1984. A livello europeo non va meglio: Eurostat stima la crescita dell’inflazione su base annua nell’eurozona all’8,9%, dopo il +8,6% di giugno, con aumenti del 39,7% per l’energia e del 9,8% per cibo, alcol e tabacco. In compenso il prodotto interno lordo italiano nel secondo trimestre ha tenuto, nonostante la guerra in Ucraina: l’istituto di statistica stima un +1%, in accelerazione dopo il +0,1% dei primi tre mesi.