martedì 12 gennaio 2021

Governo Conte 2: alcuni interventi da non rimandare (Renzi permettendo..)

 


Il governo Conte 2 non è certo il migliore dei governi possibili. Ma come potrebbe essere diversamente considerando che è sorretto (?!) da M5S e PD. Molto distanti su parecchi argomenti. E poi c’è il virus letale Renzi. Che vuole la testa di Conte per dimostrare alle sue lobbies, ai cento commissari del suo piano “shock” che lui conta ancora. Che possano contare su di lui.

M5S-PD-Italia Viva: una vera compagnia de mal tra insema, come si dice dalle mie parti.

Il governo Conte è immobile? Sicuramente da qualche mese. Per il motivo di cui sopra e perché è l’espressione di una classe politica che non è attrezzata di idee che si traducano in progetti concreti ed è priva di attitudini manageriali.

Con tutti gli errori e limiti, Giuseppe Conte e soci vedano di fare asis (as soon as possible, qualcuno lo traduca a Renzi…) quanto segue, altrimenti, cambino mestiere:

1. Sarebbe ora di dire chiaro agli italiani che nonostante il piano vaccinazione (ammesso e non concesso che funzioni) dovremo continuare a portare mascherina, a igienizzare le mani e a mantenere le distanze. Per essere ancora più espliciti e trasparenti: sono vietati assembramenti, anche in misura ridotta. Tipo quei due o tre o quattro che stazionano fuori dai bar o si siedono alla pensilina dei bus e stanno lì a chiacchierare per ore.

Se la maggior parte degli italiani ha buon senso, stanno crescendo coloro che credono di essere immuni al virus e non si pongono minimamente la domanda se con il loro comportamento mettono a rischio la salute degli altri.

2. Sarebbe ora di finirla con due giorni di un colore, altri due di un altro, altri di un colore pallido o rinforzato...

Nel caso Giuseppe Conte non lo sapesse, commercianti, imprenditori, hanno bisogno di fare ciò che alla classe politica non riesce: devono programmare la loro attività. Come organo sessuale possono, ad esempio, lavorare i ristoratori con questo “elastico”. Per stare aperti devono approvvigionarsi. Ma poi che fanno quando arriva il DCPM che chiude o limita, che poi riapre. Buttano tutto? Le decisioni dipendono dalle fasi della pandemia? Certo. Peccato che queste fasi sono anche alimentate da certi DPCM che cercano di dare un contentino finendo per scontentare tutti e hanno scarsi effetti nell’arginare l’effetto pandemia, economia inclusa.

Poiché fino a quando non saremo tutti (o al 70%) vaccinati non avremo l’immunità di gregge (e ancora non sappiamo quando durerà l’efficacia del vaccino), va valutato se procedere con misure più limitanti nelle regioni a maggior rischio. Un governo con una vaga idea di governo…dovrebbe valutare se decisioni che cercano di conciliare il mantenimento di alcune attività serva a queste imprese/commercianti ed evita l’incremento dei contagi. Se così non fosse (e mi pare che sia così) si passi a chiusure più prolungare piuttosto che questo continuo: due giorni un colore, due giorni un altro. Ovviamente, mentre si introducono limitazioni si deve andare spediti con le vaccinazioni. E questo richiede organizzazione. A livello nazionale e regionale. Non azzardo previsioni ma…se tanto mi dà tanto…

3. Sarebbe ora di pensare e conseguentemente, realizzare, gli interventi necessari per tenere in piedi cittadini e imprese nel 2021 e anche oltre, cioè fino a quando non ci sarà una ripresa effettiva. Perché i progetti del Recovery Fund dureranno anni. Nel frattempo che si fa? Si va avanti con cassa integrazione e ristori (che ad alcune categorie non sono ancora arrivati). Oppure si è in grado di adottare provvedimenti non solo di sussidio - magari evitando di buttare soldi con i bonus - che si aggiungono, dove non è possibile fare diversamente, ai ristori.

Questi sono tre degli aspetti prioritari, essenziali.

Quanto ai progetti del Recovery Fund, c’è un solo obiettivo da perseguire: la creazione di nuovo modello di sviluppo. La crescita consumistica non raddrizzerà l’economia italiana, non ridurrà le diseguaglianze sociali. Non darà un futuro solido alle giovani generazioni. Il nuovo modello di sviluppo dovrà creare nuovi posti di lavoro e……..entrate fiscali.

Nuovi posti di lavoro e/o riconversioni, entrate fiscali. Questo è l’obiettivo. Un unico obiettivo, perché nuovo sviluppo ed entrate fiscali sono connessi. Se il Recovery Fund non raggiunge questo obiettivo, il futuro è facilmente prevedibile: commissariamento da parte di Bruxelles. Vale a dire: le giovani generazioni non solo si troveranno un debito allucinante sulle spalle ma anche il paese commissariato. Cioè dovranno tirare la cinghia. Cornuti e mazziati.

Detto quanto sopra, è uno schifo che da giorni si parli di crisi di governo, rimpasto. Non passa ora senza che la Bellanova minacci le sue dimissioni. Si togliesse dai coglioni.

Il problema, purtroppo, è che tolto il virus Renzi e il suo ciglio magico non ci sarà un cambiamento sostanziale.

Perché è l’intera classe politica italiana a non essere attrezzata per gestire il Recovery Fund. Se non lo è Conte, non lo sono neppure coloro che vogliono la sua testa. Ciò che riuscirebbe a fare Renzi è piazzare a tavola le sue lobbies. E queste garantirebbero un nuovo modello di sviluppo o farebbero solo i loro interessi (e quelli del loro sponsor politico)?

Quanto alla destra o centro destra che sia. L’unica cosa che riuscirebbero a fare è aumentare le diseguaglianze mascherandole con qualche specchietto per le allodole. L’obiettivo della destra di Salvini-Meloni-Berlusconi è solo uno: sei un evasore, continua così. Per loro la libertà di impresa è questa.

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