martedì 24 novembre 2020

Covid-19, ante e post: garantiti, non garantiti..onesti, evasori



Da qualche giorno non si sente parlare che di “garantiti” e “non garantiti”. 

Mi stanno iniziando a girare le palle.

Questo tormentone dialettico serve a sottolineare, secondo gli “autorevoli” presenzialisti di talk, conduttori e stampa altrettanto presenzialista, che gli italiani "garantiti" stanno benone mentre i "non garantiti" soffrono.

Orbene. Che a causa della pandemia ci siano cittadini italiani che si stanno impoverendo, che non possono esercitare al loro professione o la esercitano in misura ridotta è poco ma sicuro. Altrettanto sicuro è che questo impoverimento riguarda sia lavoratori autonomi sia lavoratori dipendenti. 

Ma chi sarebbero i “garantiti” e i “non garantiti” secondo gli auterovoli (?!) presenzialisti dei talk e i giornaloni (per dirla alla Travaglio).

I garantiti sarebbero quelli che da quando c’è la pandemia non hanno subito effetti economici: lavoratori dipendenti che continuano a prendere un regolare stipendio e i pensionati. Ergo: tra i garantiti c’è anche quella parte di personale sanitario che sta facendo turni massacranti e lavora come dipendente in una struttura ospedaliera. Non tutti coloro che lavorano, ad esempio, nel fantomatico “eccellente” modello sanitario della Regione Lombardia sono dipendenti. Nelle strutture private accreditate c’è anche chi lavora a partita I.V.A (anche nelle strutture pubbliche?).

Tra i non garantiti ci sono, secondo i suddetti autorevoli presenzialisti dei talk, le partite I.V.A, i lavoratori autonomi. 

Come sempre, questi auterevoli presenzialisti nonché conduttori di talk, e la stampa di proprietà di gruppi industriali (a proposito…i gruppi industriali sono garantiti?

Certamente, lo sono  i giornalisti o presunti tali al loro servizio) dimenticano o fingono di dimenticare un piccolo particolare.

Tra i “non garantiti” vi è chi, fino a febbraio 2020, evadeva il fisco. Questi “non garantiti”, seppure evasori nell’anti covid, hanno il diritto di ricevere adeguati ristori per un motivo semplice e ineccepibile: hanno dovuto limitare o bloccare le loro attività dal lockdown, dalle norme imposte dai vari DPCM.

Ma anche i garantiti avrebbero dei diritti.

Ciò di cui hanno diritto i garantiti, specie italiana che ante covid pagava le tasse e continuerà a farlo post pandemia, è di non continuare a essere presa per il sedere. Cioè di essere l’unica categoria che paga le tasse.

Perché post covid, dopo aver ricevuto i cosiddetti ristori più o meno adeguati o non adeguati, tra gli attuali “non garantiti” ci saranno degli evasori fiscali. Riprenderà l’evasione fiscale. Con il beneplacito del centro-destra, compreso l’attuale “collaborazionista interessato” al governo Conte 2, Silvio Berlusconi.

Perché questa pandemia non ci renderà migliori. Ci renderà quel che siamo. Garantiti o non garantiti che siamo. Ci restituirà onesti o evasori. Più probabile: qualche evasore in più che qualche onesto in più.

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