martedì 22 settembre 2020

Elezioni regionali: il peso della lista “fantasma” e il messaggio ripetuto degli italiani sulla Costituzione

 

 

Non mi pare che ci siano tante analisi politiche-sociologiche da fare su queste votazioni. Le lascio ai giornalisti autoreferenziali che se la cantano e se la suonano da soli nei talk, con editoriali e commenti nei giornali.

Il risultato di queste elezioni regionali deriva in parte dalla presenza di una lista “fantasma”: la lista Covid-19.

Zaia avrebbe vinto comunque, ma non al 76%. Stessa cosa per il teatrante De Luca. E’ un vero peccato che non sia toccato alla Lombardia votare in queste regionali. Mi sarei divertita a vedere i risultati…

Accanto a elettori pragmatici, ci sono i toscani. Altro mondo. In parecchi si sono turati il naso (e non solo quello). Piuttosto che consegnare la regione al centro-destra sono andati alle urne anche quelli che ne avrebbero fatto a meno. 

Anche per quanto riguarda il risultato del referendum non mi pare ci siano da fare analisi politico-sociologiche (ma capisco che gli “illustri analisti” devono pure passare la giornata).

La maggioranza degli italiani non pensa che il problema di questo paese sia la Costituzione

Italiana bensì la qualità dei politici italiani. Ergo: respinge le riforme costituzionali, difficilmente le approva.

Proprio perché in molti pensano che il punto della questione sia la qualità dei politici, ha detto sì a questa parziale riforma costituzionale che è la riduzione del numero dei parlamentari. Vale a dire: vista, la qualità, tanto vale tagliare.

I commenti degli “illustri analisti” sono sempre più lontani dal capire cosa si muove nella testa degli italiani, cosa muove la testa degli italiani. La buona notizia è che da mesi non ci sta capendo un organo sessuale maschile pure Salvini. Del resto…Salvini è un giornalista… 

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