domenica 12 febbraio 2017

Sanremo 2017, il vincitore non viene da un talent-show: Francesco Gabbani e con lui menzione per Michele Bravi ed Ermal Meta



La prima cosa che ho visto e sentito di Sanremo è il “filotto” di pochi secondi per ognuna delle canzoni. Mi è parso di sentire un unico brano. Non vi era nessuna differenza. Tranne che per uno: Il diario degli errori. Ho recuperato il video perché non avevo intenzione di rimanere sul festival ad aspettare che arrivasse Michele Bravi. I pochi secondi facevano la differenza. L’ascolto intero del brano mi ha confermato l’impressione: è il brano migliore di Sanremo 2017.
Non mi aspettavo che arrivasse quarto. Pensavo finisse in fondo classifica. Evidentemente…il combinato disposto dei voti tra televoto, giuria di qualità, giuria demoscopica, diversamente da ciò che succede in politica, a Sanremo ha funzionato bene.

Fiorella Mannoia è una grande interprete ma ha cantato di meglio nella sua vita. Ha valorizzato un pezzo che cantato da altri avrebbe fatto venire un prolasso uterino
Provate a immaginare questo brano eseguito dalla camionista Brown, detta Emma Marrone…o da altre/i “stucchevoli” e “urlanti”…

Bravo Ermal Meta. La sua interpretazione di Amara terra mia di Modugno è stata intensa e non certo melensa e stucchevole. Il brano “Vietato morire” che ha portato a Sanremo meritava di essere tra i primi.

Se il brano di Michele Bravi è il migliore, nessuno scandalo artistico che a vincere sia stato Francesco Gabbani. “Occidentali’s Karma” è un bel pezzo, brillante, un tormentone ma……..il testo non è banale.

A proposito………….sbaglio o Francesco Gabbani non è passato dai cosiddetti talent show. Sì, perché se non si devono demonizzare, se non
si deve avere la puzzetta sotto il naso nei confronti dei talent-show, bla-bla-bla, ecc..ecc..ecc.. neppure il contrario: cioè farli diventare l’unico modo tramite il quale arriverebbe il talento.
Prendi il vincitore di Sanremo giovani, tale Lele, ha cantato un brano che fa letteralmente cagare. Elodie è più fredda di un iceberg. Ha una bella voce, sa cantare, ma il connubio con la Brown non le giova. Non ha anima. Non trasmette nulla. Così era ad Amici, così è al momento sul palco di Sanremo.
Quanto a Sergione il vincitore voluto da Maria De Filippi e dal suo sodale Rudi Zerbi nell’edizione 2016 di Amici, è rimasto com’era lì: non ha tenuta, non ha costanza. Non canta in maniera impeccabile. Il brano che ha portato è però radiofonico. Ecco un’altra differenza tra la robetta di Sergio Sylvestre e il talento di Francesco Gabbani: il brano “Occidentali’s Karma” è radiofonico..ma non è solo questo.

Se chiamano talento quello di Lele ed Elodie, come dev’essere chiamata la qualità del 35enne Francesco Gabbani di lunga gavetta senza passare dai talent-show?

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