sabato 25 febbraio 2017

Rai fiction: dai “Bastardi di Pizzofalcone” a “La Porta Rossa e "Montalbano", mentre Mediaset è “non pervenuta”…



Non è la prima volta che succede, la Rai supera in qualità le fiction di Mediaset, una più scadente dell’altra.

Ma la qualità mostrata nel palinsesto da settembre, quando si apre la cosiddetta fascia di garanzia, la sta mostrando soprattutto su un filone che, a parte Montalbano, non è quello in cui si distingue per originalità del soggetto, tecnica di ripresa.

Dopo aver sbancato con I Medici e aver conseguito risultati ragguardevoli per fiction più in stile Rai Uno (C’era una volta Studio Uno), due serie hanno mostrato di non essere le parenti poveri della serialità americana, fatte salve, ovviamente, le diversità di linguaggio e ambientazione. Mi riferisco a: I bastardi di Pizzofalcone e La Porta Rossa. Quest’ultima non mi faceva presagire granché dato il promo, fortunatamente, per chi l’ha prodotta e per me che ho guardato la prima puntata, sceneggiatura, racconto, cast e regia si sono mostrati molto meglio del promo. Tanto da farmi apprezzare l’onnipresente Lino Guanciale.
Ho visto anche la seconda puntata e non mancherò le altre, tv o streaming,
perché è indubbiamente accattivante, sperando che non si tinga di troppo cupismo…

Lunedì ritorna Montalbano. Solitamente una garanzia. Sia la serie con Zingaretti sia quello con Michele Riondino. Montalbano è sui generis, mentre i Bastardi di Pizzofalcone e La Porta Rossa sono il genere giallo che si auspicherebbe di trovare più spesso sulle reti Rai.
Una sola domanda: perché spostarla su Rai Due? Perché si temeva che non fosse consona al tipico pubblico di Rai Uno? Beh…mi sembra che tale pubblico si stia modificando. A volte, bisognerebbe osare di più.

Se le fiction Rai funzionano, Mediaset è “invisibile”. E il tanto strombazzato spin-off di Squadra Antimafia: Rosy Abate si preannuncia all’insegna del solito andazzo mediocre della settima e ottava serie “madre”.
Sviluppare una storia dopo anni dalla fuga del convento non ha senso. Ma siccome Mediaset deve raccattare un po’ di pubblico ha commissionato a Taodue una serie in cui fosse presente Giulia Michelini e nella quale resuscitasse il figlio Leonardino. Tutto questo senza che vi sia traccia di storia di che fine abbia fatto il Calcaterra. Che potrebbe comparire nella seconda serie dello spin-off. Siamo nel ridicolo.
I casi sono due: o le anticipazioni sono errate, o la trama è la solita solfa che ha mostrato la mediocrità degli sceneggiatori nelle ultime serie di Squadra Antimafia.

Rosy Abate, seppure la protagonista è la bravissima Giulia Michelini, non mi attira…Non sono una seguace delle fiction Rai ma dei Bastardi di Pizzofalcone non ho perso nulla, guarderò la terza puntata de La Porta Rossa perché al momento è intrigante. Quanto a Montalbano, si sa, Montalbano è……….Montalbano…

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