A
quanto pare…Saviano non ha attratto e convinto altri, oltre a me. Quanto a
Fabio Fazio con il ministro Passera, sarà che emigrerà per qualche serata su
Rai Uno (per il Festival di Sanremo) e che il suo ‘Che tempo che fa’ avrebbe
senso su questa rete, mi pare che Fazio si stia…..”vespizzando”.
da:
Italia Oggi – di Massimo Tosti
Uffa,
Saviano. Fabio Fazio, lunedì sera lo ha presentato (forse influenzato dalla
messa in onda contemporanea con la fiction di Rai Uno) come se fosse Enzo
Tortora al ritorno in video dopo l’esilio forzato, dovuto alla tragedia
giudiziaria che lo aveva colpito. Ma Saviano l’avevamo visto, in coppia con lo
stesso Fazio, appena pochi mesi fa su La7. E non ne sentivamo la mancanza. Che
tempo che fa (Rai Tre, domenica, ore 20,10; lunedì, ore 21,05) ha cambiato le date,
e nient’altro. Saviano non ha cambiato proprio nulla, visto che il monologo su
Michel Petrucciani, il pianista jazz scomparso tredici anni fa, l’aveva già
recitato in un libro. La Littizzetto (con la quale Fabio si è ufficialmente
fidanzato, con tanto di anello) ha recitato, domenica sera, il solito copione,
con l’aggiunta (politicamente corretta, perché viene da lei) di un «Che cazzo!»,
neanche mascherato nello pseudonimo di Walter, il partner della Jolanda.
Gramellini ha riepilogato le ultime puntate della sua rubrica su La Stampa, il meteorologo Luca Mercalli
gongolava per il verificarsi delle sciagure climatiche da lui previste. La
novità principale era rappresentata proprio dal conduttore Fabio Fazio,
leggermente imbolsito, con una frangetta biricchina e la
scrivania retrattile
(meraviglia della tecnologia). Domenica sera l’ospite d’onore era il ministro
dello Sviluppo Corrado Passera, che incalzato dalle domande «terribili» di
Fazio, si è mostrato brillante e vivace come un messicano sorpreso nell’ora
della siesta.
Lunedì
sera (per il rientro epocale di Saviano) gli spettatori sono stati 2,8 milioni;
domenica (senza il risorto Saviano) erano stati 3,4 milioni. E’ chiaro che i
risultati dipendono dalla concorrenza, dalle abitudini degli italiani, da come
hanno digerito la cena e dal loro umore del momento. Però è chiaro che si deve
considerare preistoria il pacchetto di quasi 10 milioni di spettatori che il
duo Fabio-Roberto si trascinava dietro con Vieni
via con me. Adesso la puttaglia di quelli che accolgono l’invito si è
ridotta enormemente. Pazienza: si rifaranno a Sanremo.
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