mercoledì 3 ottobre 2012

Milano, sciopero dei trasporti pubblici: delirio


A Milano c’è gente che delira. Questo è poco ma sicuro.
Ma quanto è successo ieri pomeriggio, quando mancavano 10 minuti alle 18, orario di reinizio dello sciopero dei mezzi pubblici, dimostra ancora una volta che le persone non hanno fiducia in chi gestisce, in questo caso, nei confronti degli addetti ATM.
Gli italiani, milanesi e non, si sentono allo sbando, non supportati da criteri e regole che consentano in casi eccezionali la gestione della situazione.
Questo è un problema serio che deriva da anni e anni d’incapacità a ogni livello, in ogni situazione, nella vita collettiva.
Non che in altri paesi non ci siano situazioni critiche e difficili da gestire; ma il pressapochismo, la superficialità, per non dire altro, in questo paese scatena il delirio. Purtroppo anche in persone 'mediamente normali'.
Nello specifico di ieri, c’è una rabbia latente nei confronti dell’ATM (Azienda trasporti Milano) perché si viaggia, soprattutto in certe ore (ma non solo) come bestie. Si deve sottostare agli umori di certi conducenti che pensano di trasportare un carro bestiame e spesso e volentieri gli orari stabiliti non sono rispettati.
E non provare a chiedere a un conducente Atm fermo al capolinea quando parte…E saranno anche cazzi suoi!
Ovviamente, ci sono conducenti Atm che hanno, a dir poco, la pazienza di Giobbe, e subiscono la maleducazione dei viaggiatori.

Servono bravi terapeuti. Per tutti. Ma, soprattutto, servono servizi efficienti e puntuali per rendere credibile il messaggio, l'azione, in certi momenti. I passeggeri hanno ignorato i messaggi dagli altoparlanti (che spesso arrivano dopo inaccettabili attese) e hanno deciso il "fai da te". 
E si è scatenato il delirio. Uno dei tanti deliri della nostra vita sociale, dovuta a inciviltà, squilibri, ma anche al fatto che istituzioni, servizi pubblici e privati non sono affidabili e credibili. 
Questa è la crisi. E’ una crisi sociale. Né più né meno come la crisi economica. L’incontro delle due produce danni gravissimi. Ma non mi pare che in certi ambienti ne abbiano la percezione...

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