Dopo ciò che è avvenuto martedì e le
inevitabili polemiche del giorno dopo, Atm è “corsa ai ripari”. O, forse,
dovrei dire: Pisapia ha trovato e…chiuso un “tavolo”.
Ieri sera e anche stamane, in alcune stazioni
della metropolitana sono presenti degli addetti alla Sicurezza Atm.
Evidentemente, l’Azienda Trasporti di
Milano ha deciso di ridurre il personale.
Sì. Perché al prossimo evento critico, questi
saranno assaliti dai viaggiatori inviperiti. Ergo: Atm si troverà con meno
risorse.
Lasciando perdere battute-verità, più che
di qualcuno che passeggia sulle banchine, servono persone ai monitor,
telecamere attive nei punti strategici, comunicazioni sollecite dei conducenti
e disposizioni organizzative immediate a questi e al personale posto al
controllo.
Domandina per il presidente Atm, il supermanager
Bruno Rota: mai sentito parlare di business continuity? E tralascio di citare la legge 231 /01
concernente la responsabilità amministrativa delle società e i modelli di organizzazione, gestione e controllo.
A proposito.
Perché l’Atm non pubblica on-line il
documento di business continuity che hanno predisposto e approvato. Mi
piacerebbe leggerlo…
Mi sorge un dubbio…Che il responsabile
organizzativo dell’Atm sia lo stesso di Tim?
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