30 Maggio 2008
La “carnefice”, quella che ha rovinato
il lieto fine standard: Paola Frizziero. L’unica
che poteva, sparigliare le carte. E’ tornata sul luogo delitto anzichè
trovarsi un fidanzato dalle sue parti. Sapeva perfettamente che era quasi
matematico che da quella scala sarebbe sceso uno targato Lele Mora. Sapeva
dall’inizio di non volere una storia con un ragazzo che poteva, sì, essere
diverso, ma che portava con sè degli accessori: quell’agenzia.
Lo ha tenuto per
attrazione, più o meno convinzione, per “meccanimi” del programma, per
“suggerimenti”, per tutto questo insieme?.
Detto questo. Cristian
Gallella sarà il più bravo, il più bello, il più educato, il più sensato.
Quello che non sbaglia mai una parola. Come dice, giustamente, la mamma. Ecco
il punto. Non sbaglia una parola. Mai sentito, ad oggi, che pronunciasse uno
degli slogan della scuderia di provenienza. Quando la Frizziero gli ha chiesto
delle foto con le conigliette, non gli è partita la frase “è solo lavoro” (un
“classico” del repertorio di Vitagliano). Non c’è che dire. Sa parlare. Sa
controllarsi.
A scanso di
equivoci. Capisco che il ragazzo raccolga proseliti. Ma se fossi stata al posto
della Frizziero, pur vedendo nel ragazzo qualità che lei forse non ha colto o
ha mal interpretato, non lo avrei scelto. Perchè per scegliere uno che mi
riporta ad un tipo di vita già conosciuto devo essere convinta non solo che
sarebbe diverso, ma che entrambi saremo in grado di “gestire” tutte le
situazioni che si verranno a creare. E questo non lo posso scoprire in quello
studio. Ma fuori di lì. Ma calati nella realtà, spente le telecamere, inizio un
rapporto che rischia di sgretolarsi a breve. Perchè non voglio ritrovarmi in
certe situazioni, perchè potrei rovinare ciò che c’è di positivo, perchè lui è
giovane e “destinato” ad un “percorso” ed è “sconsigliabile” che io
interferisca; perchè sto sull’organo sessuale maschile alla sua scuderia, che non è fatta di
streghe e vampiri caro Cristian
Gallella. Magari fosse così. E’ fatta di alcune piccole menti. Streghe e vampiri sono più
gestibili e neutralizzabili.
Quando sento parlare Cristian Gallella -
diversamente da quando sentivo o leggevo le esternazioni da “marketing per la
scuderia” del sig. Vitagliano -, mi chiedo perchè è proprio finito alla LMM. E’ ovvio che Lele Mora lo sta facendo diventare -
grazie al trono della Frizziero - la sua attuale “punta di diamante”
(sempre relativizzando).
Il suo agente che finale avrebbe preferito? Che fosse scelto dalla Frizziero,
che dicesse “sì” o che diventi tronista? C’è qualcuna/o in giro che crede
ancora che per il noto agente del “nulla” Dario Mora in “arte” Lele la cosa sia
indifferente? Oddio.
Questo Cristian
non ha mostrato neanche una pecca? Certo che no. Anche lui si contraddice. Quando fa
retromarcia. Le sue fans - alcune
impegnate da lunedì a insultare la Frizziero - non se ne sono accorte?
Nella puntata del 28/5,
quella preparatoria alla scelta, parlando con qualcuno della redazione diceva,
in perfetto italiano, che ha provato forti emozioni ma non ha mai parlato d’amore. Ma come. A Vigevano
quando non inquadrato parlava con la redazione e diceva “completamente innamorato” a chi si riferiva. Al
gatto? Oppure la frase era più articolata. Non è che uno si
lascia confondere da certe sensazioni e dai “meccanismi” e poi deve
ridimensionare? Non è che a furia di parlare con la redazione si limino i pezzi.
Che non si spari
solo sulla Frizziero però.
Cristian Gallella è, ad oggi il
nuovo modello della LMM. Il modello
di punta da spremere. Lele
Mora non è certo un indiota. Non lo mollerà. La Frizziero lo sa. Chissà se però si
è resa conto che questo ragazzo ha alcuni lati del carattere da non ignorare.
Che avrebbero meritato un approfondimento (che c’è, sembro la redazione di
“U&D”?. Vabbè, se hanno dato questo “suggerimento” avevano ragione). Mi
riferisco ad una certa capacità di
ascolto e di attenzione che mi pare di intravedere (che però si
contraddice con il fermarsi a dormire dall’amica, le amicizie si possono
esprimere anche dormendo ognuno a casa sua). Penso che se anche uno è finto,
qualche lato vero del carattere emerge nei mesi, pur nel condizionamento dei
“meccanimi” del programma. Cara Frizziero, siamo sempre lì. O è diabolico e ha
finto benissimo o è uno che ha caratteristiche diverse da certi 25enni in
circolazione. Sia chiaro. Non è
sicuramente un innocentino. Ha ragione Carmine quando sostiene
che calcola. Ma non è un difetto. E’ una
caratteristica. Dipende come la si usa e perchè. Lui è capace di controllarsi, di dare una risposta
che possa piacere, rassicurare. Se è “limpido e puro”, alcune
cosucce dovrebbe averle capite strada facendo nella sua avventura tv. Altre
cosucce le capirà quando farà il tronista. E altri lati di sè li mostrerà
quando sarà sul trono.
Paola Frizziero,
la “carnefice”, è spesso esagerata,
indisponente, e a volte se la tira. Ma è tanto più sbarellata e indisponente
quanto è più fragile, vulnerabile.
Ma il Cristian Gallella, considerato dalle sue fans la “vittima” e non tarocco,
deve aver visto in lei delle qualità, delle caratteristiche che gli piacciono.
Lei però ha scelto di tornare sul luogo del delitto, ne deve pagare le
conseguenze, ma gli insulti che so
circolano nel web sono inaccettabili. Vediamo di ricordarci che è tv. Per la
precisione: occupata da “personaggi” e “interpreti” che vivono di ricicli. Si
metta però in testa che il pubblico che voleva la coppia da sogno e che ha
creduto di vederla in lei e Gallella non è da disprezzare. Si facci passare le
rabbiette. Dopo tutto è il suo target. Che non è diverso da quello della LMM.
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