mercoledì 9 novembre 2011

Uomini e donne: un solo grido. Cristian Galella “santo subito”!


27 Maggio 2008

La “vittima” (si fa per dire) di questo trono: Cristian Gallella. Professione: nullista. Agente: Lele Mora. Caratteristiche: belle mani, parla l’italiano. Educato, riflessivo. Una specie evoluta dello standard medio della scuderia del noto agente del “nulla” Dario Mora in “arte” Lele.
Si presenta (se non sono mal informata) come corteggiatore di una “collega”, cioè di una della scuderia Lele Mora. Domanda: ma non si potevano conoscere ed eventualmente corteggiare in viale Monza 9 a Milano? Ovvio che no. Il “percorso professionale” (ho un malessere a scrivere queste due parole anche se metto gli apici) che la signora Fascino mette a disposizione tramite il suo programma pomeridiano prevede che lui corteggi e dica “no” o che non venga scelto. Libero in ogni modo per il passo successivo: finire sul trono.
Si trova - non so se prestabilito o per un caso del destino (?) - con la Frizziero sul trono. Il ragazzo non può non sapere i trascorsi della ragazza, ne è possibile credere - a meno che non si ami farsi prendere per il sedere - che lui non abbia mai visto il programma “Uomini e Donne” prima di approdare in quello studio. Quello che fa, quello che dice e come lo dice, lo fa apparire indubbiamente piacevole e gradito, ma agli occhi della Frizziero, reduce da una fregatura che le rode ancora, il suo modo di fare può apparire anche finzione. E’ tarocco o è vero? Francamente, la sfortuna o fortuna di questo ragazzo è che tutto ciò che dice o non dice, fa o non fa, può essere letto come “falso” o “vero”. Considerando che la tronista è - logicamente - refrattaria a coloro che provengono dalla scuderia Lele Mora, vi sono maggiori possibilità che lo ritenga finto piuttosto che vero. Questo la redazione di “Uomini e Donne” e la signora Fascino lo sanno perfettamente. Il ragazzo comunque tiene botta. Tutto questo può essere visto come una dimostrazione di veridicità oppure come falsità. Se vero, sopporta. Se falso, prepara il “no”. Una cosa è certa. La “reputazione” può essere ribaltata da un momento all’altro. Gli “umori” di un certo target di pubblico sono estremamente variabili. L’atteggiamento gradevole del ragazzo accresce sempre di più il suo seguito (come era successo alla Frizziero quando faceva la corteggiatrice).
Il ragazzo, si diceva, si comporta bene. Fino a quando non rispunta l’accusa di essere fidanzato e non rimane a dormire dall’amica pallavolista. Curioso. Un ragazzo così a modo, attento, che sa parlare e ascoltare, che conosce i precedenti della Frizziero, fa esattamente...quello che serve per non essere scelto.
Che “strano”.
Chiudo con una domandina: come mai questo ragazzo - per il quale è già in corso il processo di “santificazione” - che vuole fare il modello è finito proprio nell’agenzia di Lele Mora. Che non è il diavolo, ma neppure l’unico agente che può consentire ad un geometra ex manovale di usare la sua bellezza e i suoi bei modi per entrare e stare (non posso certo usare il verbo lavorare) in un certa parte del mondo dello spettacolo?
Se questo ragazzo si è imbarcato, come pare, cioè è in buona fede e - forse - certi meccanismi sono stati “gestiti” al di sopra di lui, gli passerà la cotta? Giusto per settembre?

Chiudo con l’ultima domanda: ma Cristian Gallella è “vittima” della Frizziero, che sì, è un tipetto che ha bisogno di una registratina o è “vittima” di chi ha già stabilito il “percorso professionale”? Vittima? O Complice? E, qualora fosse rimasto vittima di chi voleva che non fosse scelto o dicesse “no”, la Frizziero come si può considerare. Una che per evitare un possibile pacco bomba ha fatto il gioco del “nemico”?
No, non è un libro giallo. Sono gli intrecci tipici del “nullismo”. Non è certo una sceneggiatura da artisti. Vero Gallella?

Nessun commento:

Posta un commento