mercoledì 9 novembre 2011

Uomini e donne: trono Frizziero. Finisce qui?...


3 Giugno 2008

Chiudo l'argomento con alcune considerazioni.

Carmine. Neppure per un minuto dall’inizio del programma, ha mai pensato di dire “sì” alla tronista. Lui era lì per se stesso. Paola gli piace, come gliene piacciono tante altre. Mi ha fatto sbellicare dalle risate, quando ha detto la più grande cazzata che abbia mai sentito in un reality dopo quella che disse la bocconiana Sara Tommasi all’”Isola dei famosi”. Quella sulle porzioni di cibo e la matematica. La super cazzata di Carmine è: l’”attrazione dell’anima”. Sono rotolata dal divano. In una hit delle migliori cazzate, questa sta in testa e manterrà la sua posizione negli anni.
In realtà, Carmine e pure la Frizziero dovevano parlare non di attrazione dell’anima bensì di “solidarietà tra esclusi o non inclusi, volenti o nolenti”.
Spiego.
Carmine non fa parte, attualmente, della LMM anche se ha contatti in quell’ambiente (e non disdegnerebbe certo qualche “collaborazione”) Paola Frizziero è - come lo è stata a suo tempo la Pierelli - un corpo estraneo alla agenzia di Lele Mora. Ovvio che vi sono enormi differenze tra queste due ragazze ma entrambe si sono trovate in una zona nella quale devi mimetizzarti con loro. Contrariamente, vieni buttato fuori. La solidarietà viene dal fatto di sapere come funziona il giro e dal non voler (e/o potere) esserci dentro. Dal voler far quadrato contro “qualcosa” che può arrivare da lì. Perchè sai che lì ci stanno coloro che una scelta precisa nella vita l’hanno fatta: fare i belli e buoni a niente. Carmine mi ha dato l’impressione di uno che fosse lì con lo scopo di aver visibilità, di arrivare al trono, ma anche di evitare che qualcuno rifilasse un pacco bomba alla Frizziero. In questo senso, ha svolto il suo compito. Lui sa, conosce. Avrebbe potuto mettere al riparo la Frizziero da certi giochetti. Ma non era previsto che lei lo scegliesse. Questo non rientrava nella “solidarietà tra esclusi”. Lei ha voluto andare oltre. Ha voluto fare suo il finale anche se avrebbe desiderato un altro andamento del suo trono e un altro finale. 
Alla Frizziero piaceva veramente Cristian Gallella? Per dare una risposta alla domanda bisognerebbe chiedersi se fuori da lì uno così lo avrebbe notato. Fisicamente sì, ma il suo carattere non è esattamente quello che la può colpire. Questo non significa che se lo avesse incontrato fuori da quello studio e se questo non fosse della LMM lei non lo avrebbe frequentato e chissà, scoperto che alcuni lati del suo carattere meriterebbero un approfondimento. Poi, come va, va.
La Frizziero, secondo il mio punto di vista, ha fatto bene a non scegliere Cristian Gallella. Anche se, la scelta di Cristian non è certo dipesa solo da lei. Lei si è resa conto realisticamente che fuori di lì non c’erano i presupposti - quanto meno immediati - per funzionare. E al nuovo modello della LMM la Frizziero piace? Mettiamo che gli piaccia. E anche parecchio. Ma il punto della questione è che se volete ritenere Cristian Gallella “puro”, allora alcune cosucce dell’ambaradan gli sono sfuggite. Alcune le ha percepite in corso d’opera (sulla sua pelle), ma se è ancora convinto di poter frequentare la Frizziero fuori dallo studio di “Uomini e Donne” senza che la cosa sia in nessun modo “condotta”, “condizionata” dal fatto che lui in questo momento è una fonte di guadagno per il suo agente e quindi risponde delle “logiche” del/al suo agente, è tonto. E se non è tonto, non è “puro”.
Se fossi la Frizziero, anche convinta della sincerità ma conscia dei precedenti non lo avrei scelto. Che sia sincero o no, in un certo senso, è quasi irrilevante. E’ rilevante cosa questo ragazzo, sa, ha capito, quanto e in che misura “appartiene” a quella scuderia. Posso sentirmi gratificata, contenta, anche felicissima di piacere ad un ragazzo nel quale, magari, intravedo qualcosa che potrebbe interessarmi, funzionare, ma non so esattamente con chi ho a che fare e non ho nessuna intenzione di scoprirlo con una scelta che sarà “usata” dal suo entourage. Che deciderà se sono dentro al canovaccio o se devo essere espulsa. Questo per il mio modo di vedere. Ma io non sono la Frizziero.
A coloro che sono ammalliate dal comportamento di Cristian Gallella e dalle sue reazioni dopo la non scelta, faccio solo presente che una persona ti può piacere non solo per quello che è, che ti arriva, ma anche per il contesto che la circonda. Un piacere più o meno condizionato. La telecamera quando non falsa, condiziona. E’ normale. Nel senso che non possiamo essere completamente naturali, che non ci lasciamo andare a mostrare tutti i nostri lati, nè possiamo sempre dire tutto ciò che ci passa nella testa. Quell’ambiente artefatto può indurti a confondere alcune emozioni e sensazioni dando loro un significato che poi svanisce al primo contatto con la realtà. Insomma. Pensavo fosse amore ma era un calesse.
Con questo. Si può provare. Ma provare sapendo che vi saranno situazioni che possono far traballare la barca mi induce a rimanere a terra. Cristian Gallella ha qualcosa da imparare dalla Frizziero. Lei ha una maggiore conoscenza ed esperienza di un certo “ambientino”. Lei ha da imparare che caratteri diversi non sono incompatibili e che bisogna, in virtù di una maggiore conoscenza, saper gestire gli eventi, le chiacchere, i dubbi, anzichè prestare il fianco al gioco degli avversari per l’incapacità di trovare un equilibrio. Dobbiamo fottere, non farci fottere.

La non scelta non è stata decisa e voluta solo dalla Frizziero. E’ stata decisa da chi aveva scelto e confezionato il pacco dono. Quando questa “entità” si è resa conto delle perplessità della Frizziero, dei “disturbi” provenienti da un certo ambientino, del fatto che se questa storia fosse iniziata sarebbe stato realisticamente difficile, per una serie di motivi (distanza, “priorità” dell’agenzia alle quali il “puro” Gallella non può sottrarsi, ecc..), il “meccanismo” ha fatto riemergere opportunamente la pallavolista. Ecco trovato il modo per sganciare Frizziero e Gallella. Anche perchè non sarebbe carino che la Frizziero dichiarasse tra qualche mese che la sua storia è naufragata per gli stessi motivi per i quali è finita quella con Salvatore Angelucci. Non è che la signora Fascino può passare i pomeriggi a cercare di salvare la reputazione del suo "socio occulto" Lele Mora.
Chi sia l’”entità”. Candido al ruolo la redazione. Diretta, nell’ultimo mese dalla signora Fascino, prima troppo impegnata in “Amici”.

Un trono decisamente “strano”. Per i motivi di cui sopra. Interrotto nel suo svolgimento standard. Ma ho seri dubbi che sia finito qui. Lungi da me anticipare possibili “canovacci” che percepisco nell’aria. Godetevi l’estate. E non comprate rivistuncole dell’organo sessuale maschile. 

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